I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Foggia, nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto della detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, nelle campagne di Ascoli Satriano hanno scoperto, all’interno di un capannone adibito a serra, una piantagione di marijuana costituita da ben 480 piante.
Il rinvenimento è avvenuto dopo una serie di servizi di osservazione controllo e pedinamento che hanno permesso di appurare come all’interno del capannone, situato in mezzo alla campagne e raggiungibile da stradine poderali, si stava svolgendo un’attività illecita. Il blitz è scattato al tramonto, e ha permesso di verificare come all’interno del deposito vi fosse una vera e propria produzione industriale che avrebbe fruttato sul mercato migliaia di euro. Le piante rinvenute, dell’altezza variabile da 160 cm a 180 cm, erano state messe in vasi accostati l’uno all’altro, con la tecnica cosiddetta del “fuori suolo”, ossia in sostituzione del terreno agrario, con un impianto di irrigazione ad acqua distillata. Tale tecnica permette una crescita più efficace e veloce della normale coltivazione, oltre a duplicare la produzione del principio attivo della sostanza. Nel corso della perquisizione sono state rinvenute 480 piante, 23 lampade alogene per riscaldamento complete di riflettori, 2 condizionatori da 24000 BTU, 7 ventilatori e tutto il materiale necessario per la coltivazione. Dalla droga sequestrata, secondo le tabelle ministeriali, sarebbe stato possibile ricavare circa 42000 dosi medie singole, e se fosse stata immessa sul mercato, avrebbe fruttato un profitto di circa 270 mila euro.
Al termine delle operazioni è finito in manette Longo Domenico, classe ’86, di Ascoli Satriano, poiché ritenuto responsabile del reato di “coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente”. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Foggia.
Comunicato Stampa Carabinieri Foggia