E’ la fase della resa dei conti per il futuro della Sia, l’azienda consorziata che gestisce il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti per conto (ancora per poco) di nove comuni del Basso Tavoliere. La scorsa settimana si è tenuta la riunione dei rappresentanti dei comuni, durante la quale il presidente del Consorzio Fg/4, nonché sindaco di Cerignola, Franco Metta, ha esposto i contenuti di un precedente incontro avvenuto alla presenza dell’assessore Regionale all’ambiente, Filippo Caracciolo, e il commissario regionale ad acta, Gianfranco Grandaliano. La Regione Puglia si è inserita prepotentemente nelle vicende interne di Sia, in modo da scongiurarne il fallimento, da una parte cercando di favorire una mediazione con i comuni che non ancora hanno adeguato i contratti di servizio, da un’altra cercando di garantire lo sviluppo dell’impiantistica in dote all’azienda cerignolana.

“L’incontro – ha affermato Metta – ha consentito di esaminare la situazione finanziaria nella quale si trova Sia srl, ma soprattutto di raggiungere l’accordo tecnico economico tra i comuni di San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli da un lato, e il Consorzio dall’altro, che nei prossimi giorni sarà oggetto di definizione e perfezionamento, a conclusione di una lunga fase di incertezza”.

Sul piano politico, il dialogo con la Regione Puglia ha permesso di individuare la soluzione che consentirà la costituzione di una nuova ARO (area di raccolta ottimale) che includerà i comuni della Bat (Margherita di Savoia, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia). In fase di studio invece è la definizione dei rapporti che dovranno intercorrere con la costituenda Aro che in tal maniera assumerebbe una maggior autonomia dai restanti comuni e sarebbe libera di svincolarsi e risolvere qualsiasi rapporto con il Consorzio e con Sia. Alla luce di quanto esposto, i vertici della Sia hanno redatto un documento per esprimere un vivo ringraziamento alla Regione e per chiedere formalmente un rinnovato impegno per i prossimi delicatissimi passaggi amministrativi.

A questo punto, con l’intento di fare chiarezza nel corso dell’assemblea, sono intervenuti i rappresentanti dei comuni di Stornarella e Ordona, rispettivamente l’assessore all’ambiente Angelo Melillo e il sindaco Serafina Stella. Entrambi hanno chiesto quali effetti comporterebbe l’uscita dei tre comuni della Bat dal Consorzio sulla distribuzione delle quote nello stesso e sull’impiantistica. Il sindaco di Cerignola, rispondendo, ha ammesso di non sapere al momento quali conseguenze potrà avere tutto ciò, fino a quando non si arriverà a deliberare in maniera definitiva. Per quanto riguarda i comuni dei Reali Siti pare essersi raffreddata la guerra intestina tra Sia e Comune di Orta Nova. Nel corso dell’assemblea, l’assessore ortese Alessandro Paglialonga ha espresso la disponibilità dell’Ente a sottoscrivere un nuovo contratto che tenga conto dei costi effettivi sostenuti dalla Sia, a condizione che il Piano Economico Finanziato approvato dal suo comune non subisca ulteriori modifiche. Al termine del suo intervento Paglialonga ha dichiarato: “noi non saremo coloro che faranno fallire la Sia, né tanto meno ci sono mire a tutelare determinati interessi privatistico-aziendali”.

Oltre che sul piano della mediazione interna, la Regione ha garantito uno sforzo anche sull’impiantistica, in quanto da tempo la SIA sta cercando di costruire il VI lotto di discarica dopo che gli altri si sono riempiti con la conseguente necessità di trasportare rifiuti in altre sedi lontane, con un inevitabile aumento di costi. Hanno lasciato il segno le ultime due cattive notizie registrate di recente. Dapprima la Bnl che si rifiuta di concedere il mutuo per la costruzione della nuova discarica, nonostante le fideiussioni presentate anche dall’Ase di Manfredonia. E poi, in ultimo, il sequestro del sito adiacente alla discarica Forcone – Cafiero, dove i Carabinieri del Noe hanno trovato dei terreni smaltiti in maniera impropria, derivanti dalla costruzione del V lotto.

L’impiantistica ambientale richiede tempi, provvedimenti amministrativi e un impegno economico di non poco conto” – ha sottolineato Metta durante l’assemblea. “A tal fine un auspicato provvedimento straordinario della Regione di autorizzazione all’abbancamento dei rifiuti nei lotti I, II, III, IV e le conseguenti economie che ciò produrrebbe a favore dei Comuni, nonché l’intervento della Regione nella proprietà del Consorzio, consentirebbero la celere realizzazione del VI lotto, con le conseguenze positive che ciò apporterebbe”.

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