Si è tenuto ieri l’incontro organizzato dall’associazione ‘Libera’ tra Don Luigi Ciotti e le associazioni di Capitanata. L’evento si è svolto presso la biblioteca provinciale “La magna Capitana” la quale si è mostrata gremita di associazioni, e di singole persone, accorse per mettere in luce la propria solidarietà in relazione alle battaglie che l’associazione di Don Luigi Ciotti sta portando avanti. Il fondatore, e presidente, di Libera proprio in questi giorni sta girando la Capitanata, in particolar modo tra le scuole, per portare avanti la sua testimonianza e la sua sensibilizzazione al tema della criminalità presente nel territorio foggiano. Le associazioni ortesi presenti all’incontro di ieri sono state la Misericordia di Orta Nova e l’associazione di promozione sociale, L’Orta Nova che vorrei.

Come ha spiegato Daniela Marcone, vicepresidente nazionale di Libera: “Questo incontro serve per confrontarci con tutte quelle realtà che oggi contribuiscono ad un cambiamento concreto nel nostro Paese. Libera non è un’associazione singola, ma è una rete. Di conseguenza abbiamo bisogno veramente di tutti per poter portare avanti le nostre battaglie contro la criminalità organizzata”.

Subito dopo è intervenuto Sasy Spinelli, responsabile di Libera provinciale, il quale ha ribadito di come la giornata del 21 marzo non possa più rimanere una giornata di commemorazione in quanto, altrimenti, si sfocerebbe semplicemente nella retorica: “Il 21 marzo deve diventare una giornata di impegno a partire dal giorno dopo. E’ proprio l’impegno che spesso è mancato all’interno delle nostre realtà”.

Terminati gli interventi di introduzione è arrivato il momento di don Luigi Ciotti il quale si è subito mostrato felice della grande partecipazione all’evento: “Quando andrò in altri Paesi racconterò… racconterò del grande entusiasmo e della grande reazione che questo Paese ogni giorno mette in atto. Di come nonostante le intimidazioni, la parte più bella di questa provincia non ha paura”. Don Ciotti ha subito presentato il quadro nazionale relativo al problema mafioso nel territorio italiano. Infatti secondo la relazione della direzione nazionale Antimafia, non esiste più solo Cosa nostra, l’ndrangheta, la Sacra Corona unita ma è nata una quarta mafia: quella foggiana. Il presidente di Libera ha dichiarato: “Il fenomeno mafioso in Italia è cambiato totalmente in quanto si è insediato nell’imprenditoria e nelle istituzioni politiche, solo in due paesi continua ad essere ancorato alle armi e allo spargimento di sangue, ovvero a Napoli e a Foggia”.

Ha continuato il presidente di Libera spendendo alcune parole anche sugli ultimi fenomeni legati alla babygang: “E’ un fenomeno che strazia il cuore. Vedere bambini così piccoli già dediti ad attività di spaccio o con le armi in mano è un qualcosa che ci può solo far addolorare. Libera più volte ha voluto dedicarsi ai bambini in quanto sono le prime vittime risucchiate nel vortice della mafia. E tutto questo avviene a causa dell’assenza delle istituzioni sociali perché se in Italia il livello di abbandono scolastico è così alto c’è da farsi qualche domanda”. A termine del suo discorso, Don Ciotti ha voluto lanciare un monito: “Facciamo come ci ha insegnato Don Tonino Bello, alziamo la voce mentre gli altri scelgono prudenti silenzi. Se c’è qualcuno che vi dice che nulla cambierà, rispondetegli: ma tu quando ti dai una mossa?”.

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