Per la prima volta il territorio dei Cinque Reali Siti potrebbe avere un rappresentante parlamentare all’interno della Camera dei Deputati. Ma la candidatura di Iaia Calvio (PD, secondo posto nel listino bloccato proporzionale), secondo quelle che sono le intenzioni di voto a 20 giorni dall’apertura dei seggi, non sembra scalfire rapporti consolidatisi nel tempo all’interno dei cinque Comuni del Basso Tavoliere. Rapporti di do ut des sui multilivelli amministrativi, clientelismo latente e una piccola nicchia di voto d’opinione scollegato dai territori potrebbero sovvertire ogni previsione e allontanare l’elettorato dal desiderio di avere una propria concittadina nei palazzi romani. Le alternative sono candidati che per appartenenza geografica sono lontani dalle istanze di questi territorio.

ORTA NOVA. La partita più aperta è quella che si terrà nel paese capofila dei Cinque Reali Siti, dove Iaia Calvio è stata sindaca fino all’aprile del 2014. Da quel momento in poi, nonostante la grande eco mediatica delle battaglie contro il malaffare, l’avvocatessa ortese ha subìto un ridimensionamento e ha perso consensi alla base, che ora si presenta sfilacciata e disgregata. La prima operazione condotta da Iaia in queste settimane è stata quella di richiamare all’ordine i fedelissimi, cercando di intercettare anche il voto di personaggi agli antipodi con le sue idee. Non a caso Iaia ha puntato dritto al proporzionale perché in questo contesto sarebbe stato difficile ambire ad un consistente numero di preferenze sull’uninominale, anche alla luce dell’esito del congresso provinciale PD. Poi c’è il centro destra, che al di là delle dinamiche interne all’amministrazione Tarantino, si presenterà piuttosto compatto alla scelta dei rappresentanti per il Parlamento. La sezione ortese di Forza Italia tirerà la volata di Giandiego Gatta e non è da escludere che, sommando tutte le compagini di centrodestra, la coalizione potrebbe ottenere più voti di quella del centrosinistra. Per altri sarà un mandato esplorativo soprattutto in vista delle elezioni amministrative in programma nel 2019. Mentre, per ciò che riguarda le compagini minori, in città sventolano delle timide bandiere del Movimento Cinque Stelle (il padre di Rosa Menga, candidata al collegio foggiano, esercita ad Orta Nova) e un altro candidato (Giuseppe Custode) si presenta con il Partito Valore Umano.

STORNARA. Il Comune amministrato dal sindaco Rocco Calamita è un vero e proprio monolite elettorale. E’ stato così anche alle elezioni amministrative dello scorso giugno quando la lista Stornara Smart ottenne l’80% delle preferenze e sul palco a festeggiare con Rocco c’era l’assessore Raffaele Piemontese. In questi anni Stornara, grazie all’operato in sinergia con l’assessore regionale al bilancio, ha ottenuto importanti finanziamenti per opere pubbliche, dalla RSSA, al cineteatro passando per il campo comunale. In cambio, ogni volta che Raffy ha alzato la cornetta ha sempre ottenuto un aiuto elettorale dalla base stornarese, ragion per cui sembrerebbe facile fare un’equazione tra i 2730 voti ottenuti alle amministrative e almeno 1500/2000 preferenze che potrebbero “muoversi” su Bordo. Tra i tanti comizi delle scorse elezioni comunali, salì sul palco anche Giandiego Gatta, assieme all’altro candidato sindaco, Michele Mandriani. Durante il suo intervento, il vicepresidente del consiglio comunale fece una gaffe che in paese ancora ricordano. Scambiò “Stornara” con “Orsara”. Questo sicuramente non gli gioverà nella sfrenata ricerca di consensi in questo contesto. Patrizia Basto correrà per il Partito Valore Umano.

CARAPELLE. La tornata delle politiche sarà un vero spoiler delle amministrative a Carapelle. Il paese attualmente sotto commissariamento sarà chiamato al voto per rinnovare la consiliatura il prossimo maggio e quindi il voto del 4 marzo permetterà alle compagini in campo di scaldare i motori. Da una parte c’è il circolo del PD molto vicino ad Elena Gentile, candidata al senato; dall’altra c’è Umberto Di Michele, candidato sindaco per Il Salto, lista civica che non ha mai nascosto la sua vicinanza a Raffaele Piemontese. Anche qui sarà uno scontro tra area maggioritaria e minoritaria del PD, ma in fin dei conti la maggior parte dei consensi dovrebbe premiare i Dem. Nelle ultime ore è sbucata dal nulla anche una sede di “Noi con Salvini”, mentre l’unica candidata carapellese (Filomena Barra) concorrerà tra le file del Partito Valore Umano.

STORNARELLA. Il sindaco Massimo Colia è segretario regionale dell’Italia dei Valori, la compagine centrista che è stata assorbita dalla brigata del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. E’ facile pensare che possa orientarsi in questa direzione, anche se permangono ottimi rapporti con l’assessore regionale all’agricoltura Leo Di Gioia. Ma al di là di ciò il contesto locale pare molto incerto, anche a causa della repentina emersione di altre compagini che punteranno a raggiungere l’obiettivo di palazzo di città. Anche da Stornarella potrebbero arrivare molti volti per Michele Bordo, seguendo una linea di adesione e fedeltà al Partito Democratico provinciale che ottiene consensi tra i giovani politici di Stornarella.

ORDONA. La sindaca Serafina Stella probabilmente porterà voti al centrodestra, anche se ad Ordona è presente una sezione della UIL locale che ha sempre seguito le orme si Arcangelo Sannicandro e che, nonostante le battaglie intestine, potrebbe comunque convergere sul voto per Liberi&Uguali.

NESSUN COMMENTO

LASCIA UN COMMENTO