Il sindaco di Orta Nova, Dino Tarantino, interviene sul tema dei rifiuti e sulla crisi aziendale della Sia, inaugurando un nuovo format video. Nella prima puntata de “La Trasmissione del sindaco”, il primo cittadino ortese ha focalizzato l’attenzione sul momento delicato che sta attraversando l’azienda consorziata, in vista della prossima assemblea dei sindaci (fissata per il 26 febbraio) durante la quale si deciderà il futuro di oltre 300 lavoratori.
Il sindaco ha auspicato, così come concordato durante l’ultimo incontro, che gli altri Comuni del comprensorio saldino i loro debiti con Sia e firmino il nuovo contratto di ARO per il 2018, garantendo così la continuità di questa esperienza di condivisione. “Senza i soldi non c’è vita per questa società e neanche per i 300 operatori ecologici” – ha affermato Tarantino. “Orta Nova su questo è tranquilla. Ha sempre pagato e continuerà a farlo, fino alla fine. Noi non abbiamo nessuna intenzione di far fallire Sia, però è chiaro che per fare questo anche gli altri proprietari dovranno adeguare i contratti”.
Il sindaco non ha lesinato delle critiche sulla gestione aziendale delle risorse interne, fortemente ridimensionate a causa dei mancati flussi di cassa in favore della SIA. In modo particolare ha criticato i due pesi e le due misure con le quali si ripartiscono i mezzi migliori tra i Comuni serviti dalla consorziata cerignolana dei rifiuti. Sul banco degli imputati finisce il sindaco Metta, alla luce della tanto vituperata discordanza tra l’aumento delle tasse ad Orta Nova e il servizio scadente offerto.
“Io vorrei sapere, come proprietario di Sia, perché Cerignola ha tre spazzatrici nuove e io (Comune di Orta Nova, un terzo più piccolo) non posso avere questo beneficio. A me vengono dati solo mezzi obsoleti che si rompono durante il servizio. Allo stesso modo – sottolinea il sindaco Tarantino – a Cerignola le campane sono in ottime condizioni e vengono svuotate regolarmente, mentre ad Orta Nova non vengono toccate da mesi. Sarei stato più comprensivo se avessi avuto delle debitorie, ma questo avviene in un Comune che ha sempre rispettato i patti con Sia. Questo io non lo tollero più – conclude Tarantino – o cambiamo passo o il sindaco sarà costretto a fare cose che non deve fare…”