In una buona cornice di pubblico, nella serata di martedì I maggio, si è tenuta a Carapelle la presentazione dei candidati della lista de Il Salto che concorreranno alle elezioni amministrative in programma il prossimo 10 giugno. Il candidato sindaco Umberto Di Michele, commercialista e revisore contabile di Carapelle, ha presentato il suo team dal palco di Piazza Papa Giovanni Paolo II, accompagnato da Piero Russo, presentatore della serata.



E’ stata un’occasione per mostrare alla città i volti che si contenderanno gli assessorati e gli scranni in consiglio comunale, anche se lo stesso Di Michele ha confermato di essere a lavoro per studiare un modo tale per cui tutti potranno essere coinvolti nell’eventuale squadra di governo, magari attraverso la formazione di commissioni di settore. La squadra de Il Salto è composta da diverse professionalità, alcune impegnate nei settori caratteristici della zona, dall’agricoltura all’imprenditoria edile, ed altri in settori professionali come la contabilità e il sociale. Un team abbastanza eterogeneo che in buona parte riconferma i candidati che cinque anni fa persero per una manciata di voti contro il sindaco dimissionario Remo Capuozzo.

Oltre al presidente dell’Associazione Culturale, Antonio Di Tuccio, questi sono i nomi delle personalità che si sono avvicendate sul palco: Andrea Agnelli (zio di Cristian, Capitano del Foggia Calcio, presente in piazza all’evento de Il Salto), imprenditore agricolo con tre figli, ha sostenuto la lista della Lega Nord alle ultime politiche ottenendo un ottimo risultato nel Comune dei Reali Siti; Maria Cangio, corista tra i tanti di Rita Pavone e Teddy Reno, con una lunga esperienza in quella che fu la Pro Loco di Carapelle, attualmente si occupa di scuola in qualità di rappresentante dei genitori; Antonietta Cavatasso, casalinga, già candidata con il Salto, all’ultima tornata fu la più suffragata in questa lista; Nicola Gallo, responsabile dell’ufficio tecnico e della polizia locale del Comune di Ordona, un profilo professionale fortemente voluto da Il Salto per portare a Carapelle le esperienze positive rilevate nel Comune degli scavi; Luigi Lanzetta, 50 anni, laureato in economia, commercialista e attualmente direttore della filiale di Manfredonia della Banca Popolare di Puglia e Basilicata; Gerardo Longo, imprenditore edile; Palmina Mastrantono, imprenditrice agricola e volto della protesta contro la mancanza degli scuolabus nel Comune di Carapelle; Onofrio Parrella, pensionato dell’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, presidente del circolo ACLI “Giovanni Paolo II”, da sempre impegnato nel sociale e nel mondo ecclesiastico e già candidato sindaco a Carapelle; Raffaella Ricco, la più giovane del gruppo, Operatrice Socio Sanitario ed ex socia della Pro Loco; Ulderico Spinapollice, agente di commercio presso un’azienda del settore termoidraulico con una spiccata propensione verso i temi dello sport; Giuseppina Tarantino, educatrice per minori a rischio, attualmente impegnata nelle scuole al fianco degli alunni con disabilità; Luigi Tanzi, perito tecnico industriale specializzato in meccanica, attualmente lavora come autista. 

Al termine della presentazione il candidato sindaco ha dispensato alcune pillole sul programma, riservandosi di approfondire le singole tematiche nei comizi successivi della campagna elettorale. Le tante progettualità già pronte per essere presentate, qualora non risultasse vincente la proposta del Salto, saranno comunque lasciate a disposizione della città, secondo quanto lo stesso Di Michele ha affermato dal palco. E’ stata citata l’importanza del sociale, nello specifico di ciò che concerne la rivalutazione delle realtà associative, così come la situazione della Sia, l’azienda dei rifiuti che fa sempre più fatica ad adempiere ai prpprio doveri. Tutti i candidati hanno volutamente evitato la polemica nei confronti della lista avversaria, ma prima di concludere, lo stesso Umberto Di Michele ha letto un messaggio rivolto alla lista avversaria “Futura”, capeggiata dall’altro candidato sindaco, Antonio Ricci:

“Io spero che la campagna elettorale sia pulita e leale – ha affermato Di Michele dal palco – e soprattutto sia una campagna elettorale senza vittimismi. C’è stata in questa fase la tendenza all’allusione, della quale poco c’è bisogno visto che siamo in due. E nel prosieguo del confronto si perda la tendenza alle allusioni che non trovino seguito, e alla maldestra rincorsa a cercare il capro espiatorio della propria incapacità a gestire le tensioni e le emozioni. Il tutto infarcito da frasi prese in prestito dai Baci Perugina che vogliono strizzare l’occhio ad una supposta superiorità ed autoreferenzialità. Speriamo che in questo mese non si debbano più rincorrere hacker o uomini di bassa statura…. Ad maiora”.

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