Continua lo stato di agitazione dei lavoratori della Sia che chiedono chiarezza ai sindaci dei 9 comuni serviti dalla consorziata dei rifiuti. Gli operatori ecologici stanno facendo girare per le città un volontino attraverso il quale pretendono rassicurazioni sul futuro dell’azienda e scaricano le responsabilità sulla politica di quelli che potranno esseri ulteriori scioperi e interruzioni del servizio di raccolta rifiuti.

Questa mattina i dipendenti che operano sul territorio del Comune di Orta Nova sono stati ascoltati dal sindaco, Dino Tarantino, mentre il presidente del Consorzio Franco Metta scriveva al presidente della Regione Puglia e al Prefetto in cerca di aiuto. Su questa situazione così oscura pesano come macigni le parole dei lavoratori fatte circolare attraverso il predetto volantino. Ecco il loro pensiero:

“I lavoratori della Sia chiedono scusa ai cittadini. I disagi sono la conseguenza dell’incapacità di nove sindaci del Consorzio che hanno portato Sia ad un passo dal fallimento. Nessuno di loro può dirsi innocente: voi cittadini pagate la Tari ma SIA non viene pagata. Non vengono garantiti pagamenti di stipendi e forniture con la conseguenza di non avere la possibilità di garantire il servizio di raccolta di rifiuti. Si rimpallano le responsabilità ma sono tutti colpevoli. Tutti, nessuno escluso. Abbiamo intrapreso una lotta che non concluderemo sino a quando i sindaci non faranno definitivamente chiarezza. Devono dirci senza nessuna ambiguità se ci hanno destinato al fallimento, oppure devono dirci se hanno idee chiare su come salvare e rilanciare l’azienda. Noi vi chiediamo scusa ma prima di noi devono chiedervi scusa i sindaci di tutti comuni: sono loro gli unici e veri responsabili!”.

 

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