Come tutte le primavere sono qui a chiedere all’Amministrazione Comunale di Orta Nova di riaprire la villa per permettere alle famiglie ortesi di poter disporre di uno spazio verde dove far giocare i propri figli. Non si registra in nessun altro Comune limitrofo un disservizio tale come quello che puntualmente riguarda Orta Nova. Oggi, 8 maggio 2018, il “polmone verde” di Via Stornara, nonostante l’arrivo della bella stagione, è ancora chiuso e interdetto ai cittadini a causa della mancata manutenzione e della totale assenza di un progetto di gestione a lungo termine. E’ un peccato soprattutto perché si tratta di una delle strutture più grandi e più belle di tutta la Capitanata, una struttura la cui costruzione è costata parecchio alla collettività e che ora si va perdendo sotto le intemperie, la mancanza di volontà e l’inettitudine amministrativa.
In questi giorni mi sono recato all’interno della villa per rendermi conto dello stato deprecabile in cui versa. Balza subito agli occhi l’erba ad altezza uomo che invade le aiuole, quasi coprendo le giostrine e celando il pericolo relativo alla presenza di tombini aperti. I giochi per bambini sono ormai rotti e inutilizzabili, anche quelli di recente installazione. Non funzionano neanche i pali della pubblica illuminazione che erano stati aggiustati di recente. Per non parlare dei servizi igienici che sono stati abbandonati allo stato di distruzione conseguente agli ultimi atti vandalici che nella nostra città non mancano mai, a causa di misure di deterrenza che non ci sono, in questa come in altre zone sensibili.
Questo è un altro punto dirimente che non sembra interessare all’attuale amministrazione comunale. Il tema della gestione presuppone una lungimiranza politica che il sindaco di Orta Nova, Dino Tarantino, non ha mai dimostrato negli ultimi quattro anni di esperienza di Governo. In passato la villa è stata affidata (con scadenza a breve termine) a delle associazioni locali che hanno fatto il possibile per assicurare l’ordine al suo interno, ma poiché non sono state messe nelle condizioni per operare hanno dovuto desistere rimettendo l’incarico nelle mani degli amministratori. E’ fallita anche la scelta di affidare la struttura ad un’agenzia privata di vigilanza; questa fu l’ultima soluzione adottata nell’estate scorsa, prima che la villa chiudesse definitivamente i battenti. Ritengo che la villa debba diventare il centro aggregativo di più associazioni del territorio, coinvolte a lungo termine. La struttura deve ospitare abitudinariamente attività sportive e allo stesso tempo le iniziative commerciali dei privati, per diventare davvero un luogo di aggregazione e di incontro.
Dopo aver assicurato un piano di gestione servono dei necessari interventi infrastrutturali. La maggioranza e gli uffici tecnici hanno già redatto uno studio di settore per impiegare dei fondi di riserva nella riqualificazione della villa. La speranza è che questi interventi siano immediati e tempestivi in modo da permettere alle famiglie di godere della bella stagione. In passato i lavori effettuati in villa sono risultati soltanto un’occasione di mercimonio per la ditta di questo o quell’amico… Fondamentale sarebbe l’installazione di un impianto di videosorveglianza, annunciato in lungo e in largo dal sindaco in campagna elettorale, ma successivamente rimosso dall’agenda politica. Soltanto in questo modo si potrebbe preservare un patrimonio così importante che oggi rappresenta anche l’unico spazio verde in tutta la città. Speriamo che quanto prima si prendano provvedimenti efficaci, per rilanciare questo spazio amato e richiesto nel pieno della sua fruibilità da tutti i cittadini di Orta Nova.
Comunicato Stampa – Francesco Volpicelli