Da picciotto di bottega a barbiere di vip e politici, senza perdere la semplicità di sempre . E’ proprio vero che le doti principali dei più grandi siano l’umiltà e la passione. Questi sono anche i tratti caratteristici di Francesco Alfonso, una vera e propria istituzione della barberia di Palermo, con oltre 50 anni di attività e tante onorificenze ricevute per i meriti ottenuti durante il suo percorso professionale.
Durante lo scorso Barber Match, Franco Fazi ha avuto modo di confrontarsi proprio con lo storico barbiere di Via Catania, uno che nel suo curriculum vitae può vantare il titolo di “Cavaliere della Repubblica Italiana”, per essersi distinto nel settore che rappresenta la fase storica del boom economico del secondo dopoguerra. Ma il cavaliere Alfonso, invece di seguire il trend dei barbieri emigrati verso le Americhe, ha investito nel suo territorio di appartenenza, diventando un picciotto di tutto rispetto che oggi, a oltre 80 anni racconta il suo passato a coloro che sanno farne tesoro.
La storia di Franco Alfonso, originario di Castronovo di Sicilia, Comune al confine tra le province di Palermo ed Agrigento, è stata raccontata anche nel libro “Barbieri si nasce”. Arrivato a Palermo da giovanissimo con la sua valigia di cartone, piena di sogni e buona volontà, il bravo barbiere ha saputo ritagliarsi un ruolo di primo piano tra gli artigiani del capoluogo siciliano. Un successo che non ha cambiato il suo sorriso e il suo spirito, rimasto sempre quello gioviale e disponibile di sempre, nonostante il rapporto confidenziale con tanti volti del jet set dello spettacolo e della politica. Da lui si servono abitualmente personaggi del calibro di Sergio Mattarella, già da prima della sua elezione a presidente della Repubblica, fino ad arrivare a cantanti ed attori di portata internazionale. Fazi, nel suo incontro speciale, è stato accompagnato da Giovanni Vecchio di Roma e da Robert Lagerman del New York Barber shop.
“E’ stato veramente stupendo immergersi nello scrigno della storia dove Franco Alfonso ha il suo salone da barba” – spiega Franco Fazi. “Le pareti del suo salone raccontano tutte le fasi salienti della sua carriera e per me è stata un’esperienza unica avere la possibilità di visitare questo luogo e confrontarmi direttamente con lui. La sua esperienza racconta come di come si possa creare un rapporto di fiducia con il cliente a prescindere dall’estrazione sociale o dal ruolo che questo ricopre nella società. Questa è stata un’altra tappa fondamentale che si aggiunge al percorso di ascolto e contaminazione che un buon barbiere non deve mai interrompere durante la sua attività”.
