Soltanto pochi giorni fa un terribile incidente all’altezza di Castelluccio dei Sauri ha stroncato la vita a quattro braccianti extracomunitari che viaggiavano ammassati in un furgone. La tragedia, in vista della mobilitazione dei sindacati di categoria a Foggia, ha riacceso i riflettori sul tema del caporalato, in un periodo in cui le colture estive richiedono lavoratori stagionali che sono perlopiù stranieri.
In questo contesto si è tornato anche a parlare di sicurezza sulle strade, perché solitamente i braccianti – di ritorno dalle campagne dopo ore interminabili di lavoro – si spostano su mezzi di fortuna, rischiando la vita su arterie a scorrimento veloce. Per arginare almeno in parte questa problematica, per la quale ne va della vita degli stessi lavoratori e degli automobilisti, un noto negozio d’abbigliamento sportivo di Orta Nova ha lanciato una lodevole iniziativa destinata a far parlare di sé.
Sfruttando la disponibilità di un fornitore di articoli sportivi, il negozio di Via Papa Giovanni XXIII ha deciso di regalare delle pettorine catarifrangenti ai braccianti (stranieri e non), per consentire loro di essere opportunamente segnalati quando si spostano di notte al buio sulle bici o sui motorini. Sono tanti, infatti, gli incidenti che si sono verificati sulle strade provinciali nel territorio dei Cinque Reali Siti e del basso Tavoliere, soprattutto a causa dell’imprudenza e dell’assenza delle segnalazioni luminose a bordo dei veicoli utilizzati dai braccianti. Per questo motivo l’iniziativa adottata dal negozio assume un significato ancor più importante.
“Purtroppo ogni anno in questo periodo trovano la morte alcuni lavoratori che rientrando nelle campagne al buio” – spiega al Megafono, Gianpaolo Tartaglia, titolare del negozio – “vengono investiti a causa della scarsa visibilità e dalla loro imperizia nel approvvigionamento di casacche catarinfrangenti. Quindi è nata l’idea da parte della nostra famiglia di omaggiare questi lavoratori con un giubbotto salva vita”.
L’iniziativa è partita attraverso i social network, dove i clienti del negozio hanno iniziato a segnalare persone che necessitano di una pettorina. Nel giro di 24 ore sono già una decina i braccianti che si sono recati al negozio della famiglia Tartaglia per ricevere gratuitamente la pettorina. I titolari segnano su un foglio il nome del richiedente, consegnano la casacca e fanno un “in bocca al lupo”. Una storia che racconta di come la società civile sia sempre più tempestiva ed efficace delle istituzioni nel dispensare soluzioni di facile attuazione.