Erano stati quasi accusati di immobilismo da qualcuno, ma alla fine un nome lo hanno fatto: è Giovanni Quarato il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle per Foggia 2019. L’ingegnere ha battuto al ballottaggio l’avvocato Luigi Sorace per 32 voti a 24 e in poche ore ha conquistato i social. Su Facebook diversi sono stati i commenti in suo favore: “Giovanni Quarato è stato scelto dagli attivisti per vincere la battaglia elettorale e per il cambiamento che i cittadini aspettano da anni. Il mio in bocca al lupo all’amico e collega”, ha scritto Marco Pellegrino.
Secondo Gioacchino Rosa Rosa “è il candidato sindaco del movimento cinque stelle. Una persona per bene, che non ama gli eccessi, che non ama il clamore e le chiassate mediatiche. La competizione si prospetta tutt’altro che facile e i miei auguri non basteranno ma è cosa positiva che questo nuovo nome che si prepara ad affrontare i suoi più scafati competitors appartenga ad una persona della cui integrità morale e moderazione non v’è nessun dubbio.



Lui, dal canto proprio, sbandiera l’unità d’intenti del Movimento: “L’obiettivo comune, con il gruppo meet-up e con l’intera città, è quello di progettare un futuro per Foggia; stiamo già lavorando per rilanciare la nostra martoriata città, ma occorre il contributo di tutti, per cui vi invito a partecipare alla formazione del progetto/programma contattandomi in privato ovvero presentandovi presso la sede in via Arpi, a partire da lunedì 14, tutte le sere dalle 20.00 alle 22,00. E’ arrivato il tempo di fare un passo avanti, anziché un passo indietro”. E mentre i grillini mostrano idee chiare su chi vogliono come sindaco, gli altri schieramenti devono ancora lavorarci su. Lega e Forza Italia devono ancora trovare l’accordo: Landella spinge per candidarsi, ma deve risolvere il nodo leghista se vuole trovare compattezza.



Il Pd, invece, appare ancora lontano da una definizione unitaria di strategia: non è chiaro, al momento, chi sarà il candidato e quale sarà il perimetro della coalizione di centrosinistra. Nel frattempo, il segretario cittadino Davide Emanuele se la prende con il partito di Matteo Salvini: “La campagna elettorale restituisce vista e voce a chi ha sgovernato la città fino ad oggi. E’ il caso del presidente del Consiglio comunale Luigi Miranda sceso ieri da Palazzo di Città dopo 4 anni e mezzo per scoprire che esiste il Quartiere Ferrovia e che in quella zona di Foggia ci sono problemi irrisolti e aggravati dall’Amministrazione di cui è parte”. “Con Miranda – sottolinea Emanuele – hanno ritrovato voce e vista consiglieri comunali e dirigenti politici opportunisticamente approdati alla Lega dopo aver circolato e sostato nelle tante stanze della destra foggiana. Toccava a loro rispondere alle istanze degli abitanti di quella zona di Foggia. Toccava a loro garantire ordine e decoro alle strade e alle piazze. Toccava a loro fornire servizi, anche di mediazione linguistica e culturale tra cittadini foggiani e cittadini stranieri. Toccava a loro scongiurare la concorrenza sleale degli ambulanti e dei commercianti che operano illegalmente. Toccava a loro promuovere azioni e attività di rinascita civica e culturale di quel quadrilatero urbano”.

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