Eros e Thanatos. E’ stato questo il tema che ha accompagnato la prima notte del Liceo Classico “Adriano Olivetti” di Orta Nova. La notte nazionale del Liceo Classico è un’iniziativa promossa dal Liceo Gulli Pennisi che in questi anni ha coinvolto più di 400 licei classici in tutta Italia. Per questa quinta edizione anche il Liceo Classico di Orta Nova ha voluto promuovere, insieme ai ragazzi e alle ragazze degli altri istituti che ne fanno parte, questa serata all’insegna della riflessione e della disamina filosofica e letterale dell’antico mito di Eros e Thanatos. Infatti proprio venerdì 11 gennaio 2019, a partire dalle ore 18.00 fino ad arrivare alle 23.00, gli studenti hanno dato vita ad un insieme di performances di vario genere. Grazie anche alla dedizione delle professoresse: Paola Lucino e Antonella Muccilli che hanno voluto curare la parte letteraria;  e il professore Michele Napolitano per la scenografia.



Ad aprire la kermesse sono state Letizia De Feo, Simona Cassanelli e India Lo Iacono che hanno letto i tre brani vincitori al concorso per la Notte Nazionale dei licei. Subito dopo ad allietare la serata dal punto di vista musicale ci hanno pensato “I manager” gruppo composto da giovanissimi ortesi, tra cui Roberto Caporale, Vittorio Massa, Tommaso Di Tonno, Francesco Lepore e Roberta Farella che hanno voluto eseguire il noto brano di Cesare Cremonini “Figlio di un re”.

Successivamente i liceali hanno voluto dare sfoggio alle loro capacità recitative attraverso la messa in scena di un laboratorio teatrale dal titolo “Il viaggio di Eros e Thanatos” ovvero il significato di amore e morte nel corso della letteratura classica e moderna. Allo stesso laboratorio hanno preso parte: Simona Fanizza; Serena Gasbarro; Marinella Grippo; Alessia Lasorsa; Natascia Basso; Angela Puglielli che hanno dato vita al Simposio. Invece Aurora Martino, Andrea Mastrogiacomo, Simona Cassanelli, Cristoforo Casto, Luciano Grippo, Fatima Di Pergola, Mariantonia Tarantino, Vincenzo Aurelio, Daniela Crincoli, Alessandro Cassotta e Lucia Aghilar hanno messo scena altri grandi classici con sempre a tema “Eros e Thanatos”.

Subito dopo è stata tenuta una conferenza a cura dei dottori Francesco Grillo; Pierluigi Bellotti e il professore Giancarlo Di Carolo, i quali si sono voluti concentrare sul significato del mito e in particolar modo sulla disamina filosofica che si può fare del tema della serata. Lo stesso Grillo ha voluto specificare di come l’Eros spesso sia stato identificato con l’attrazione sessuale che si può provare nei confronti di un’altra persona; ma l’eros può essere anche conoscenza e miglioramento di sé stessi. Invece Bellotti ha voluto rimarcare la differenza tra il concetto di morte secondo i Greci e secondo i cristiani.



La serata si è conclusa con il monologo di Sonia Ladogana dal titolo “L’amore per sé stessi e su sé stessi”; con la lettura di alcune poesie di Shakespeare e dei canti della Divina commedia; e con una toccante interpretazione del brano “La canzone dell’amore perduto” di Fabrizio De Andrè a cura di Giulia Lasorsa. Un evento che ha visto impegnati studenti e insegnanti per le realizzazione di una serata ricolma di spettacolo ma soprattutto di riflessione e che ha rigettato tutto di un colpo lo stereotipo di netgeneration tutte web e iphone.

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