A poca distanza dalla sezione locale di Forza Italia, apre i battenti in Piazza Pietro Nenni il nuovo comitato di Rivoluzione Orta Nova, compagine civica fondata proprio dai fuoriusciti dal partito azzurro dopo le vicissitudini politiche con la direzione provinciale. Nella serata di domenica i militanti hanno presenziato al taglio del nastro avvenuto per mano del candidato sindaco Nicola Di Stasio, al termine di un ideale passaggio di consegne da parte di due politici locali di lungo corso come Lello Iorio e l’avvocato Domenico Spinelli.
Durante la serata sono state rimarcate le motivazioni che hanno portato alla fuoriuscita dal partito di Forza Italia e alla fondazione del nuovo collettivo civico. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’imposizione dall’alto sul nome del candidato sindaco da sostenere; quel Dino Tarantino (attuale sindaco e ricandidato per le prossime elezioni) che è stato lungamente osteggiato negli ultimi 5 anni dalle battaglie politiche dei militanti.
“Come avremmo potuto mettere da parte la nostra coerenza?” – ha spiegato a più riprese Lello Iorio, durante il suo discorso introduttivo. “Abbiamo lavorato tanto in questi anni e non potevamo disperdere il nostro lavoro” – ha aggiunto Domenico Spinelli, che poi ha spiegato il senso del nome del nuovo gruppo civico. “Chiaramente non vi è la volontà di essere eversivi. ‘Rivoluzione’ sarà soltanto quella delle idee innovative da mettere al servizio della città e delle persone che vogliono bene ad Orta Nova”.
Da rilevare, nel corso della serata, anche la presenza dell’onorevole dell’UDC, Angelo Cera, e di tutto il gruppo dello scudo crociato di Orta Nova, da Rita Gallo fino ad arrivare a Rosangela Giannatempo, già vicesindaco di Orta Nova nel corso dei primi mesi dell’amministrazione ora a scadenza. Il parlamentare di San Marco in Lamis ha assicurato l’impegno dell’UDC (con una propria lista) al fianco del candidato sindaco Di Stasio e ha poi riservato parole tutt’altro che delicate verso l’attuale sindaco Dino Tarantino, reo di non aver mantenuto i patti elettorali dopo la sua elezione nel 2014.
“Il vostro sindaco non è una persona la cui parola vale, una stretta di mano con lui non serve” – ha affermato Cera davanti alla gente di Orta Nova. “Nel 2014 portammo il 12% e fummo il primo partito, ma fummo cacciati via dall’amministrazione comunale dopo qualche mese”. “Il vostro sindaco ha avuto anche l’ardire di chiedermi un incontro, ma io non voglio parlare con questa gente…”. “Verremo a dire le nostre cose in piazza con un comizio, a casa sua, perché gli ortesi non meritano un sindaco come quello che hanno avuto negli ultimi cinque anni”.
La serata è proseguita con le parole di Nicola Di Stasio, già consigliere comunale durante l’ultima amministrazione Moscarella, all’età di 18 anni e adesso candidato sindaco per Rivoluzione Orta Nova. Di Stasio ha affermato la volontà di voler puntare sull’approvazione di un bilancio partecipato, in modo da includere i cittadini nelle decisioni della politica. “Questa sera posso dire che abbiamo già vinto”, conclude Di Stasio. “Posso affermare questo soltanto guardandomi intorno e vedendo i volti della gente perbene che mi circonda”.
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