Diffondiamo integralmente il comunicato stampa a firma del dott. Luigi Ruberto, presidente del Club Liberal Monti Dauni, in merito alle strategie di sviluppo per l’area del Subappennino.
Si fa tanto parlare spesso delì’area dei monti dauni, ma spesso lo si fa a sproposito e senza buona fede. Va di fatti evidenziato che negli anni poche e rare sono state le congiunture e le sinergie tra enti locali e imprese del territorio per costruire uno sviluppo armonico e condiviso. I problemi sono da decenni sul tappeto, giovani che continuano ad emigrare, un territorio che invecchia sempre più e più degli altri, capacità attrattiva territoriale ridotta ai minimi termini, servizi inefficienti e potremmo continuare ancora per molto.
Che fare dunque?Costruire processi di sviluppo dal basso, partendo dai comuni, dai sindaci, dalle associazioni che operano sul territorio potenziando la loro azione socio economica, condividendo per municipalità aggregate punti e obbiettivi, questa è una delle soluzioni, coinvolgendo anche come valore aggiunto oltre alle aziende del luogo, anche imprese non del posto per dare quel pizzico di brio e interazione in più che serve in ogni attività d’impresa che si rispetti.
Pensare anche di istituire, per una parte dei monti dauni, un parco dei monti dauni, potrebbe oltre che valorizzare il territorio, rinvigorire un’area che dell’ambiente non ne è riuscita a fare il suo valore aggiunto. Dopo l’aggressione delle rinnovabili, ai crinali dei monti dauni, quasi tutti occupati dai ciclopi del vento, urge trovare per i pochi spazi angusti rimasti nuove vie. Continuare con le vecchie politiche che poco hanno prodotto negli ultimi decenni è un suicidio lento ed inesorabile, bisogna urgentemente cambiare strada, e fare della potenzialità dei borghi e dell’ambiente una vera risorsa.
E’ possibile solo se il territorio in primis decide di investire e scommettere su se stesso. Altre vie non sono percorribili, sono e saranno l’anticamera del disastro se si persevera. Un altro passo potrebbe essere costruire processi unici virtuosi culturali, enogastronomici e ambientali dei comuni bandiera arancione molti dei quali ricadenti, in tali aree. Ad oggi, anno del Signore 2019, molti continuano a navigare autonomamente ed a vista, prima dell’ultimo inchino. Chi può, avendo poteri Istituzionali di rappresentanza, inizi a imboccare il sentiero.
Luigi Ruberto
Club Liberal Monti Dauni