Bovino, uno de I Borghi Piu’ Belli D’Italia, sarà ultima tappa della seconda edizione del tour “FAI Brumotti per l’ Italia”. Partito il 18 giugno da Milano, si concluderà con la tappa Bovino – San Giovanni Rotondo, il nuovo appassionante tour a due ruote del Campione di Bike Trial, Vittorio Brumotti, attraverso tanti luoghi speciali della nostra penisola tra cui molti Beni del FAI e alcune tappe dedicate a I Luoghi del Cuore.
Bovino è stata scelta come tappa del tour, candidando i Giardini Pensili Ducali a Luogo del Cuore 2019. Un viaggio unico che unisce arte, cultura, sport e solidarietà. Nel segno di un turismo lento che si prende il tempo per riscoprire la bellezza più autentica del nostro Paese in modo sostenibile. L’ appuntamento con Vittorio Brumotti è a Bovino, Giovedì 4 Luglio 2019 alle ore 9:00 su C.so Vittorio Emanuele.
I “Giardini Pensili Ducali”, patrimonio artistico-culturale della Città di Bovino, sono localizzati nel centro storico cittadino, adagiati su un terrazzamento a tre livelli, raccordati con rampe di scale interne, addossati sulla facciata del Palazzo Ducale, con tratti di opus reticolatum romane e racchiusi da murature merlate che prospettano sulla via Castello. Risultano essere stati realizzati nel 1800 ispirandosi al Parco di Recale (residenza estiva della Duchessa di Bovino Anna Maria Suardo in Guevara, dama di compagnia della Regina Carolina) ed al Parco della Reggia di Caserta.
Delineati nello stile tipico dei giardini all’italiana, hanno una superficie di circa 3.000 mq. e conservano una notevole varietà di piante, arbusti (censite circa 50 specie), oltre alla presenza di fontane e cisterne per l’accumulo delle acque rivenienti dalle condotte dell’antico Acquedotto Romano attraverso tipiche fenditure delle rocce sulle quali si eleva il Castello. Sono disposti in successione e suddivisi in “giardino pensile domestico”, “giardino botanico” e “giardino delle statue” o “superiore”. Quest’ultimo è di forte impatto scenografico con un angolo che funge da naturali quinte allo splendido complesso scultoreo composto da sette statue, cinque mezzi busti marmorei e due figure intere in stile neoclassico. Misteriosa è la loro origine, come sconosciuto è il loro autore.
Le aiuole interne hanno forme ellittica e sferica e sono delimitate da centenarie siepi di bosso, attraversate da vialetti sinuosi disposti a croce, con al centro una vasca circolare a mo di fontana con una figura muliebre riversa su di una tartaruga. Trattasi di un’area di pregevole interesse storico-culturale, con accesso diretto dal palazzo ducale e dalla via Guevara, che impreziosisce il Castello costruito da Drogone, Conte di Puglia, ampliato da Federico II di Svevia e, nel 1600, trasformato in Palazzo dai Duchi di Guevara. La seducente natura e l’affascinante passato evocato, ne fanno un fantastico salotto all’aperto, quale luogo di meditazione di confronto e di svago da cui è possibile mirare alcuni scorci del borgo antico, la valle del Cervaro e, sullo sfondo, le dolci colline dei Monti Dauni che degradano verso il Golfo di Manfredonia.
Comunicato Stampa