Ho conosciuto Sonno, alias Michela Rossi, grazie alla raccolta “La Rabbia”, pubblicata da Einaudi nel 2016. Già allora avevo apprezzato molto lo stile diretto e conciso e la semplice profondità delle sue riflessioni. La ritrovo oggi in un progetto davvero singolare: “Anatomy of a sensitive person” è una produzione Fortepressa, una realtà editoriale legata a un centro sociale di Roma, che non impone un prezzo di copertina ai propri volumi ma è il cliente che “fa il prezzo”. Di fronte a una simile scommessa, viene da domandarsi: quanto vale l’arte? E la cultura?
Un’altra peculiarità di questo volume è il formato, che ricorda molto i tascabili di una volta. L’opera prima di Sonno si presta a una lettura continuata, on the road, e le dimensioni compatte aiutano in questo. Nelle scene raccontate ho ritrovato il tratto di essenziale profondità tipico dell’autrice, che sembra accompagnare il lettore in un viaggio attraverso l’animo umano, cercandone (e trovandone) le diverse sfaccettature. Tra un sorriso e un’amara verità, ci mostra che il cuore può essere dovunque, come mostra già l’illustrazione in copertina. Un lavoro davvero molto interessante, un progetto da supportare.
Se fosse cibo:
Degli ottimi tarallini fatti in casa: la preparazione richiede tempo e anche un po’ di pazienza. Quando sono finalmente pronti, uno tira l’altro e finiscono in fretta!
Racchiuso in una frase:
Un kilometro di anni fa non avevo rughe
Un kilometro di anni fa la mia schiena era meno forte anche se reggeva più peso
Un kilometro di anni fa avevo più capelli
Un kilometro di anni fa c’era più tempo
Un kilometro di anni fa c’era più spinta ma meno voglia
Un kilometro di anni fa contavo i giorni ora conto i passi (p. 19)
Edizione utilizzata:
SONNO, Anatomy of a sensitive person, Fortepressa, Roma 2019
Dove trovare il libro:
Il libro è disponibile sul sito di fortepressa ad offerta libera.