“Imparare ad apprezzare quello che abbiamo e non quello che avremmo voluto avere” è soltanto uno dei tanti insegnamenti che la piccola Angela Sara Ciafardoni diffonde quotidianamente con la sua testimonianza e con la sua produzione letteraria. Ad Ordona, presso la biblioteca comunale, nella serata di sabato 9 novembre, ha avuto luogo la presentazione del libro “Con tutto l’amore che so”, un’opera che parla di amore per la vita, di speranze e di lotte contro la malattia, con la straordinaria dirompenza di un sorriso sulle labbra.


A scrivere questo testo è stata proprio Sara, una ragazza di 14 anni, nata a Cerignola, dall’età di 8 anni affetta da una rara malattia che ha colpito la sua spina dorsale, costringendola a rimanere a letto. Ma ciò non ha frenato la sua voglia di sognare e, da divoratrice di libri, Sara è divenuta prima una grande Instagrammer con tantissimi followers (@lasarabooks), poi una bloggers ed ancora una scrittrice con l’opera prima – edita da Terra Santa – che sta riscuotendo un grande successo grazie alla testimonianza diretta della madre, Isabella Russo. Questa donna tenace porta in giro sulle sue gambe i sogni di sua figlia, nonostante anche lei abbia dei gravi problemi di salute.

Una storia che – al di là della profonda narrazione del testo – racconta il senso della vita e quella voglia di benedire ogni giorno che dovrebbe riguardare anche chi è stato apparentemente più fortunato. Ospite dell’amministrazione comunale di Ordona, del sindaco Serafina Stella e delle associazioni locali “Diversamente Abili” e “Pro Muovere Ordona”, la storia di Sara ha commosso e coinvolto emotivamente tutta la numerosa platea ordonese. In apertura, con il supporto video, sono giunti i saluti di due personaggi dello spettacolo che hanno conosciuto direttamente Sara e ne sono rimasti colpiti, dalla sua forza e dalla sua straordinaria capacità di tradurre in pensieri il vero senso della vita. Dario Vergassola e Vladimir Luxuria hanno invitato Sara a continuare la sua lotta come una vera guerriera, nella consapevolezza che – come scrive la stessa autrice con sorprendente consapevolezza ed ironia – “non può cadere ancora chi è già a letto”.

Splendide anche le testimonianze riportate dalle insegnanti di Sara. Lei stessa le chiama “le ali di Sara”, perché tramite la cultura e l’insegnamento le hanno consentito di volare alto. Mara Clori, Maria Rita Della Vista, Tina Marchese hanno raccontato l’aneddoto che riguarda il gruppo whatsapp dove quotidianamente Sara manda il “buongiorno” ed infonde la sua forza di vivere. “Il paradosso più grande” – ha affermato Mara Clori – è il fatto che nonostante lei abbia bisogno di tutto e di tutti, è lei a dare forza a noi”.

Poi la discussione ha toccato più nel dettaglio l’ambiente familiare in cui Sara ha maturato questa sua grande sensibilità. Una madre icona della forza d’animo, un padre amorevole e sempre attento alle esigenze della figlia, “un uomo – come spiega la stessa Sara – che mi prende in braccio e mi solleva facendomi toccare il cielo”. Da questi grandi esempi d’amore vissuti in prima persona, Sara ha preso ispirazione per la stesura del suo testo, all’interno del quale emerge “tutto l’amore che…sa”. La storia di Sophie – protagonista del libro – incanta al punto tale da divenire un vademecum per la vita di tutti. Un racconto che insegna la felicità con una scrittura lineare e allo stesso tempo toccante. Con l’obiettivo di spiegare al mondo che nessuna malattia può interrompere dei sogni troppo grandi.

Al termine della presentazione la madre di Sara ha donato al sindaco di Ordona, Serafina Stella, uno splendido disegno nato proprio dell’estro della piccola. Il sindaco ha ringraziato a sua volta la signora Russo donando una targa a dimostrazione e ricordo di una comunità che sarà sempre la casa di Sara.

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