In data 11 novembre u.s., Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Cerignola e del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Settentrionale”, unitamente agli Agenti della locale Compagnia della Guardia di Finanza, si recavano in una masseria di Cerignola, sita nei pressi del bivio della Lupara, dove effettuavano una perquisizione per la ricerca di armi.


L’attività di polizia giudiziaria veniva estesa a tutta la masseria ed ai locali annessi e consentiva il rinvenimento, in un deposito ivi ubicato, di n° 12 taniche di plastica, della capacità di 1000 litri ciascuna, contenenti gasolio di verosimile provenienza illecita, per un totale di 12.000 litri, debitamente sequestrato a carico di D.T.R. cl.1994 che, pertanto, veniva denunciato per sottrazione aggravata all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli oli minerali, sottoposto a sanzioni penali e sospensione dell’attività in materia di prevenzione incendi, per non aver richiesto la preventiva autorizzazione antincendio; denunciato inoltre per omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro; omesso collocamento o rimozione di segnali.

Inoltre, nel comodino della camera da letto in uso allo stesso, veniva rinvenuta una pistola Beretta, calibro 7.65, con caricatore inserito e rifornito di n° 10 cartucce, regolarmente detenuta dal fratello di D.T.R., attualmente all’estero per motivi di lavoro, ma nella piena disponibilità di quest’ultimo, privo di qualsiasi titolo di Polizia. Pertanto, D.T.R. veniva deferito anche per detenzione abusiva di arma, mentre il fratello assente D.T.A. cl.1991 per omessa custodia della stessa.



Durante le predette attività, gli Agenti notavano che l’abitazione in questione era servita da energia elettrica, sebbene priva di qualsiasi contatore ed allacciata abusivamente alle rete mediante un filo volante con presa, a mezzo derivatore, individuato dagli operanti sul retro dell’abitazione, alla base di un grosso albero. Si provvedeva a far intervenire, sul posto, personale dell’ENEL, per constatare quanto stava accadendo. Pertanto, si procedeva a deferire in stato di libertà C.R. cl.1936, proprietario della masseria, per furto di energia elettrica.

Comunicato Stampa
Questura di Foggia

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