Il gran rifiuto da Trani ha aperto scenari ancor più funesti per la SIA. Nell’ultima riunione tra i sindaci dei Reali Siti e i commissari di Cerignola, si è cercata una nuova soluzione in alternativa al subentro sfumato di AMIU Trani. La situazione sta per precipitare definitavamente poiché il commissario liquidatore designato non ha ancora accettato l’incarico e questo crea lungaggini ulteriori nella procedura di fallimento della società che gestisce raccolta e conferimento dei rifiuti per conto di sei Comuni del Basso Tavoliere di Capitanata.


LO STATO DELL’ARTE. Già dallo scorso settembre le mensilità dei dipendenti SIA sono pagate dai singoli Comuni di appartenenza delle unità, lo stesso avviene per il gasolio dei mezzi che raccolgono quotidianamente i rifiuti. L’emergenza nuova, a far data da giovedì 18 dicembre, è la scadenza dei contratti di noleggio di alcuni ecocompattatori che, come si può ben capire, dal giorno successivo non saranno più nelle disponibilità della decotta azienda. Questo potrebbe comportare un rallentamento nella raccolta, anche al netto delle lunghe code che si stanno formando nei siti di conferimento individuati. Nel frattempo i conti correnti bancari della SIA sono stati disattivati e quindi non si è più in grado né di ricevere, né di inviare bonifici. Il 31 dicembre è anche la data di scadenza del sistema informatico di gestione che subito dopo la suddetta data andrà offline. Nel frattempo anche i pagamenti dei Comuni nei confronti di SIA, così come da contratto di servizio, non vengono più effettuati.

IL FUTURO DEI DIPENDENTI. Nel corso dell’ultima riunione dei sindaci hanno fatto irruzione alcuni dipendenti SIA i quali hanno chiesto rassicurazioni sulle loro posizioni lavorative. Non è da escludere un’azione molto forte, guidata dalle sigle sindacali, che potrebbero arrivare ad un SIT-IN a Bari sotto la sede dell’AGER o del Consiglio Regionale. I dipendenti chiedono di essere reintegrati in un’azienda pubblica, a discapito della soluzione privata che potrebbe fare da “ponte” in fase di emergenza.

LA SOLUZIONE PROSPETTATA. Nella prossima riunione, in programma a Bari, sarà portata all’attenzione del sindaco Decaro, la proposta di subentro dell’Amiu Puglia che però, allo stato dell’arte, non sarebbe in grado di reinserire 200 dipendenti ex SIA e quindi non avrebbe i requisiti richiesti per l’operazione. Anche i commissari prefettizi di Cerignola hanno prospettato questa soluzione nel corso dell’ultima conferenza stampa tenutasi presso Palazzo di Città.



IL NATALE A RISCHIO. Tutta questa situazione potrebbe riproporre un’emergenza che negli anni passati ha rasentato il pericolo sanitario per le città. Se i dipendenti, al di là dello stato di agitazione, non fossero in grado di prestare servizio (per carenza di mezzi e risorse), i rifiuti rimarrebbero in strada proprio nel periodo in cui vi è la maggior produzione pro capite di scarti: il Natale. Per far fronte a questo pericolo, è nelle competenze di ogni sindaco l’emissione di un’ordinanza sindacale emergenziale per l’affido diretto e temporaneo ad una ditta terza del servizio di raccolta e conferimento dei rifiuti.

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