Marco Cassotta, originario di Orta Nova in provincia di Foggia, da tre mesi a questa parte è stato eletto Governatore della Misericordia di Milano, la confraternita che nella città meneghina si occupa di emergenza/urgenza, di protezione civile e di assistenza sociale. Dopo una lunga esperienza all’interno dell’associazione, proprio dopo aver ottenuto la carica di maggior responsabilità del quadro organizzativo, il giovane ortese si trova a fronteggiare, insieme a tutti i dipendenti e i volontari, una situazione senza precedenti, quella relativa alla diffusione del COVID-19, che in Lombardia sta avendo il picco massimo dei contagi.
“Il nuovo magistrato è un gruppo giovane” – spiega a Il Megafono, Marco Cassotta – “un gruppo che fortunatamente può godere ancora dell’affiancamento dei vecchi responsabili, la cui esperienza risulta fondamentale in questo momento di emergenza. In questo modo e con queste forze in campo stiamo facendo il possibile per arginare una situazione che nessuno di noi avrebbe potuto prevedere alcuni mesi fa”.
Il percorso associativo del nuovo Governatore della Misericordia di Milano nasce da lontano, in particolar modo da un progetto di servizio civile svolto presso la Misericordia di Orta Nova, una realtà a cui Cassotta deve la sua formazione e la sua vocazione professionale. Nove anni fa il trasferimento all’ombra della Madonnina, il lungo percorso di accreditamento nel 118 lombardo e l’avvicinamento alla locale sede delle tute giallociano. Attualmente la Misericordia di Milano ha 13 dipendenti e circa 250 volontari, anche se la storica confraternita toscana in territorio lombardo non è ancora così radicata come in altre zone d’Italia.
Oggi tutto il sistema dell’emergenza urgenza è naturalmente concentrato sulla lotta al COVID-19, con la massima attenzione riservata agli operatori tecnici delle ambulanze e ai volontari che quotidianamente sono sul fronte contro un nemico che avanza sempre più velocemente. “Le associazioni che garantiscono il soccorso extra ospedaliero stanno terminando il materiale sanitario – sottolinea Cassotta. “Siamo preoccupati perché guanti, mascherine e tute protettive si stanno esaurendo per la quantità di persone soccorse con sospetti di Coronavirus. Nell’arco di una giornata, infatti, se calcoliamo almeno 4/5 casi di sospetto Coronavirus, si capisce bene che altrettamente mascherine per ogni singolo operatore vengono meno. Di questo passo a breve resteremo sforniti di tutte queste tutele in termini di sicurezza. Confidiamo di poter operare ancora in sicurezza e che questa emergenza si concluda al più presto”.
Bravo Marco, mi complimento e dono orgoglioso di questa bellissima carica che ti hanno affidato. Sei un ragazzo molto serio r pieno di buoni propositi. Ciao Leonsrdo Torchiarella.