Con un pizzico di intraprendenza e qualche supporto tecnologico si può essere vicini anche oggi, in questo momento storico in cui siamo relegati nelle nostre abitazioni. Sono qualità che di certo non mancano a due giovani pugliesi, Giuseppe Dangelo e Alen D’Angelo. Quest’ultimi hanno dato vita ad una web radio per fare compagnia agli ascoltatori e divertirsi un po’ durante la quarantena. E’ nata così “Los Dangelos Radio”, nome che prende spunto dal cognome quasi omonimo dei due fondatori, uno originario di Carapelle, l’altro di Trani.
Questi due ragazzi, dalle loro abitazioni, si collegano alla pagina Facebook della radio e fanno intrattenimento, coinvolgendo anche personalità di spicco del mondo dello spettacolo. Finora, infatti, sono intervenuti ospiti come Simone Rugiati, Giobbe Covatta, Antonio Cabrini, Sergio Sgrilli, Luca Bigi (capitano della nazionale di rugby) e tante altre personalità che raccontano i loro rispettivi percorsi d’eccellenza. Unica regola? Non citare la parola “Coronavirus”. O comunque in generale distogliere la mente da quello che è il problema che innegabilmente sta preoccupando il mondo intero.
“Crediamo sia importante riuscire ad estrapolare la bellezza collaterale di ogni situazione” – affermano Giuseppe e Alen a Il Megafono, “anche le più estreme. Questa ci insegna a riscoprire il valore della vita e della semplicità”. Da questo nasce l’idea della radio, un progetto volto ad intrattenere la gente che è a casa in questo periodo buio di quarantena, non nascondendo che i primi che vogliamo intrattenere, siamo proprio noi stessi. Cerchiamo di trattare varie tematiche con l’ausilio di ospiti in ogni puntata, ingredienti fondamentali sono il sorriso e la spensieratezza”.
I due speaker del web, a discapito della loro giovane età, hanno maturato un’esperienza ultradecennale nel campo dell’intrattenimento e dell’animazione. Tutte “skills” che risultano fondamentali in questo momento in cui bisogna “intrattenersi” facendo di necessità virtù, in attesa di tornare a giovarsi della bellezza del mondo. Tanti gli utenti che si collegano da Facebook e da Instagram, utenti che “finora ci riconoscono il merito di regalare sorrisi con molta semplicità, in questi tre quarti d’ora di allegria” – affermano i due fondatori. Gli appuntamenti si susseguono ben cadenzati, ma prima o poi tutto questo finirà e al “tana libera tutti”, come da ogni aspetto che abbiamo visto in questo periodo, resterà qualcosa da consegnare al futuro.
“Uno dei nostri sogni” – confidano i due ragazzi a Il Megafono – “è proprio quello di poter creare e condurre un programma radiofonico su frequenze nazionali. Al momento è un po’ difficile perché dovremmo conciliare i nostri impegni lavorativi, ma nessuno ci può negare di sognare e confidare nel futuro, in un momento storico in cui l’arte è la valvola di sfogo e si possono porre le basi per un grande rilancio culturale e comunicativo”.