L’Istat e Ministero della Salute, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, stanno avviando in questi giorni un’indagine di siero-prevalenza sull’infezione da Coronavirus. L’obiettivo è quello di capire quante persone abbiano sviluppato gli anticorpi al COVID-19, anche in assenza di sintomi. Attraverso un prelievo del sangue sarà possibile stimare le dimensioni e l’estensione dell’infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcune variabili quali il sesso, l’età, la regione di appartenenza, l’attività economica.

Per svolgere questa indagine, l’Istat ha individuato un campione di 150.000 individui sull’intero territorio italiano, includendo soggetti a rischio per i quali sarà riconosciuta una corsia preferenziale. Croce Rossa Italiana, regioni e medici di base si stanno già mobilitando per contattare gli aventi diritto e per assicurare la corretta procedura di gestione dei prelievi. Partecipare non è obbligatorio ma una più ampia adesione garantirebbe una migliore copertura per l’indagine e quindi il raggiungimento dell’obiettivo.

Anche in provincia di Foggia sono stati individuati diversi Comuni dove svolgere l’indagine: Cerignola, Orta Nova, Stornara, Castelnuovo della Daunia, Troia, Serracapriola, Manfredonia, Lucera, San Severo, San Giovanni Rotondo, San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis e Orsara di Puglia. In questi comuni la Croce Rossa si sta mobilitando per contattare gli aventi diritto (chiama un numero con un prefisso -06 da Roma). Ad Orta Nova, grazie alla collaborazione tra Croce Rossa e Misericordia, i test si terranno presso la sede della confraternita ortese, in Via Puglie; mentre a Stornara sarà presente un’ambulanza con gazebo in Piazza della Repubblica. Nei centri più grandi è stata individuata una sede ambulatoriale.

Le persone selezionate saranno contattate al telefono dalla Croce Rossa Italiana per fissare, in uno dei laboratori selezionati, un appuntamento per il prelievo del sangue. Il prelievo potrà essere eseguito anche a domicilio se il soggetto è fragile o vulnerabile. Al momento del contatto verrà anche chiesto di rispondere a uno specifico questionario predisposto da Istat, in accordo con il Comitato tecnico scientifico. La Regione comunicherà l’esito dell’esame a ciascun partecipante residente nel territorio per procedere poi ad eventuali ed ulteriori verifiche attraverso il sistema sanitario regionale.

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