Che cosa sta accadendo nel castello ducale di Ascoli Satriano? Se lo chiedono in molti e le risposte stanno giungendo attraverso gli aggiornamenti del sindaco Vincenzo Sarcone, il quale riporta costantemente lo stato di avanzamento dei lavori e qualche “pillola” di storia. Nelle ultime settimane, gli operai a lavoro avrebbero udito delle urla raccapriccianti provenire dalle ampie stanze del castello e naturalmente tutto ciò ha creato una certa suggestione e anche un filo di paura.
Questi fenomeni paranormali troverebbero anche un riscontro storico. Infatti, nel 1347 il re Ludovico d’Ungheria giunse proprio nel castello di Ascoli, con l’intenzione di vendicare alcuni suoi familiari che erano stati uccisi. Iniziò a congiurare con i notabili del posto per assediare il feudatario locale Nicola Sembrano che però ne uscì indenne. Dopo aver scoperto le trame del re, Sembrano invitò tutti i notabili ascolani al castello facendo credere loro che fosse disposto a perdonarli, ma durante il banchetto li fece massacrare tutti per vendetta. Secondo alcune testimonianze storiche il feudatario compì una vera e propria carneficina, tanto che il sangue degli assassinati uscì a fiotti dal portone del maniero ascolano. E’ chiaro che si tratti di una leggenda suffragata da fonti storiche, ma forse qualche anima in cerca di pace si aggira ancora oggi per il castello normanno, diventato dal XVI secolo Palazzo Ducale dei Duchi Marulli.
Oggi sulla struttura l’amministrazione comunale ha avviato una importante riqualificazione anche grazie alla consulenza di Vittorio Sgarbi. Il castello è stato riaperto al pubblico dall’agosto 2019, dopo una lunghissima chiusura durata quasi 30 anni, ma i lavori continuano ancora oggi per riportare alla luce altre peculiarità. Non c’è soltanto la suggestione dei fantasmi a rendere più accattivante il castello di Ascoli. Infatti, sempre secondo quanto riportato dal primo cittadino, durante i lavori di restauro sarebbero emerse ulteriori rilevanze storiche ed archeologiche.
Sempre nel castello è stata rinvenuta una parte dell’antica pavimentazione della stalla seicentesca, con un selciato solcato da canali di scolo in pietra. “Il Castello ci sta svelando il suo fascino di dimora feudale” – scrive Vincenzo Sarcone – “non solo nelle splendide stanze nobili del primo piano, ma anche grazie a due percorsi segreti. Proprio sotto la pavimentazione della seicentesca stalla, gli studi del Politecnico di Bari, hanno scoperto con il laser scanner una lunga galleria che corre, ancora oggi, su un camminamento nascosto”. Si tratta, probabilmente, di una sorta di via di fuga che i signori dell’epoca utilizzavano per dileguarsi nelle occasioni di pericolo. La “Strada Coperta”, che metteva in comunicazione il maniero con la parte sud della Valle del Carapelle è denominata “Giarnera” e collega ad altri punti strategici della città.
Ma non è tutto. Sempre durante le operazioni di restauro sono emerse delle iscrizioni antiche sulle mura che riportano dei nomi di persone passate dal castello, delle orme e addirittura dei segni utilizzati per conteggiare qualcosa. “Dall’apertura di una porta, murata da secoli” – ha notiziato il primo cittadino – “si è giunti in una camera buia con ‘pozzi luce’ ed architravi ogivali che dovrebbero condurre in ulteriori spazi rimasti da secoli inesplorati”. In ragione di ciò c’è da credere che non saranno queste le ultime scoperte dal castello ducale di Ascoli Satriano.