Le temperature impongono ancora di tenere le finestre aperte, ma c’è chi può e chi non può. Nelle ultime settimane, infatti, nel territorio dei Cinque Reali Siti si è ripresentata un’atavica problematica irrisolta, ovvero quella dei roghi nelle campagne che impone di serrarsi in casa e respirare il meno possibile l’aria pesante che c’è fuori. Il fenomeno si presenta ogni anno in corrispondenza della fine della campagna del pomodoro, quando alcuni agricoltori smaltiscono gli scarti agricoli (e talvolta anche i tubicini in plastica) semplicemente dandogli fuoco.

Da ciò si generano nubi tossiche che investono letteralmente le città e rendono l’aria irrespirabile, soprattutto nelle ore notturne. A preoccupare in questi giorni sono in modo particolare l’agro di Carapelle e quello di Orta Nova, da cui provengono delle esalazioni che fanno pensare ad incendi di materiali plasticosi. Numerose sono le segnalazioni che ci giungono in redazione. “I soliti e quotidiani incendi” – scrive a Il Megafono, un cittadino. “Di mattina presto, di pomeriggio e di sera. È una situazione insostenibile. Finirà che ci ammaleremo tutti. Fate qualcosa, facciamo qualcosa. Perché non si alzano i droni?”.

Inoltre, i due centri dei Reali Siti hanno da poco avviato la raccolta differenziata, con la conseguenziale rimozione dei bidoni stradali e questo implica che alcuni sconsiderati si rechino in campagna per dare fuoco a cumuli di rifiuti domestici non separati. Sul tema, intervistato da Telenorba, è intervenuto anche il sindaco di Carapelle, Umberto Di Michele, che in qualità di presidente del Consiglio dell’Unione dei Cinque Reali Siti, l’anno scorso ha promosso una denuncia penale congiunta di tutti i sindaci del comprensorio, per consentire alle forze dell’ordine di intervenire.

“Anche quest’anno chiederò un incontro al Prefetto” – afferma il primo cittadino di Carapelle. “Il nostro appello è rivolto agli agricoltori, in quanto spesso nei roghi ci sono dei tubicini in plastica, il cui smaltimento è gratuito, per cui non c’è motivo di incendiare. Ma il problema principale è dovuto agli scarti vegetali la cui combustione è legale. Siccome questi scarti sono umidi e la combustione è lenta, provocano dei fumi pesanti che diventa fastidioso”. Il sindaco ha rivolto anche un appello a coloro che scaricano abusivamente rifiuti ingombranti lungo le rive del fiume Carapelle e poi appiccano degli incendi, creando un danno ambientale per tutta la comunità.



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