Svastiche di colore oro e scritte inneggianti al Duce sono state rinvenute questa mattina sulla sede della Camera del Lavoro della CGIL di Borgo Mezzanone. L’atto vandalico – di stampo nazifascista – perpetrato ai danni della sede del sindacato ha lasciato sgomenti quanti abitualmente frequentano la sezione, in una borgata che è divenuta simbolo dell’immigrazione per la presenza del CARA e della pista annessa.

In una nota congiunta i vertici provinciali e regionali della CGIL hanno denunciato l’accaduto. “Appena ieri sera, ospite della trasmissione Rai ‘Che tempo che fa?’, il nostro segretario generale Maurizio Landini è tornato a chiedere lo scioglimento di organizzazioni e aggregati neofascisti, gli stessi che in questi giorni provano a infiltrarsi e cavalcare in modo violento il disagio sociale e le manifestazioni di protesta di chi sta patendo economicamente la crisi legata alla pandemia”.

“Le stesse mani vigliacche che notte tempo hanno omaggiato la Camera del Lavoro di Borgo Mezzanone di scritte e simboli inneggianti al fascismo e al nazismo” – continua la nota. “Un atto ignobile che arriva a ridosso dell’anniversario della scomparsa di Giuseppe Di Vittorio, il padre del sindacato italiano, indomito antifascista, che per questo ha patito restrizioni e persecuzioni della dittatura, fino al determinante contributo dato alla Resistenza e alla Lotta di Liberazione”.



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