La Misericordia di Orta Nova, realtà di volontariato che opera anche nel settore del 118 in convenzione con ASL, ha diffuso un lungo messaggio volto a sensibilizzare i cittadini ad adottare dei comportamenti corretti, durante questo periodo caratterizzato da un aumento di casi da Covid-19. Nel messaggio si fa appello al buon senso della gente, denunciando che tanti operatori del 118 e tanti volontari si sono contagiati durante lo svolgimento delle loro attività benefiche o del loro lavoro. “La verità è che in questo momento storico è troppo facile addebitare le mancanze al sistema sanitario o alle autorità che governano il Paese” – si legge nella nota della confraternita ortese. “Abbiamo il dovere, piuttosto, di badare ai nostri comportamenti quotidiani, per riuscire a superare ancora una volta le difficoltà che derivano dalla diffusione del virus COVID-19”.

“In questi giorni – fanno sapere dall’associazione ortese – nonostante un aumento vertiginoso dei contagi, abbiamo dovuto notare nella nostra città due aspetti che ci preoccupano molto: da un lato dei cittadini – se così possiamo chiamarli – che nonostante tutte le raccomandazioni del caso continuano a infischiarsene di quelle poche regole che ci sono state date, evitando addirittura di portare la mascherina e creando assembramenti nelle piazze e davanti agli esercizi chiusi; dall’altro lato i nostri operatori del 118 e i nostri volontari che, a causa dei contagi avvenuti nell’esercizio dei loro compiti, hanno dovuto lasciare momentaneamente la loro missione. Nonostante la malattia stanno comunque continuando ad aiutarci da casa in questo momento così delicato. La nostra associazione ha ridotto di sole due ore l’orario di apertura e confidiamo nella possibilità di scongiurare un’eventuale chiusura perché sappiamo che i bisogno sono tanti in questo momento”.

Poi l’appello all’unità, in un momento così difficile. “I nostri sforzi – concludono dalla Misericordia – non possono essere dei sacrifici fatti in solitudine. Abbiamo bisogno di vedere intorno a noi comprensione e coscienza. E’ troppo facile puntare il dito, chiamare l’ambulanza quando ne abbiamo bisogno, chiamare i volontari quando serve la spesa, e poi dimenticare tutto. Non dimenticate che dietro un aiuto c’è sempre una persona che sta rischiando. Proviamo, almeno adesso, a metterci tutti dalla stessa parte. Soltanto così possiamo dirci uniti!”.



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