Il sindaco di Stornarella Massimo Colia è intervenuto per fare il punto sulla diffusione del virus nel suo Comune e chiarire alcuni passaggi legati al conteggio dei casi, alla chiusura delle scuole e alle azioni necessarie per i prossimi giorni, al fine di contenere il contagio. “In questi giorni in tanti si sono chiesti perché non ho fatto alcun aggiornamento sulla situazione coronavirus a Stornarella” – scrive il sindaco Colia. “La ragione è che ho voluto effettuare riscontri sui dati in mio possesso, su quelli della ASL e della Prefettura, perché sono convinto che su questioni così importanti non si può essere approssimati e superficiali”.

I DATI DEL CONTAGIO. “L’analisi dei numeri, fatta con il supporto di chi su questi ci lavora ogni giorno, aiuta a caratterizzare la diffusione del contagio e ad avere elementi per capire, in primis, la realtà dei fatti e poi a decidere quali azioni utili mettere in atto di concerto con le altre autorità preposte per tentare di limitare la diffusione del contagio” – sottolinea il primo cittadino. “In una situazione complessa e confusa come quella che stiamo vivendo è bene provare ad essere più razionali possibili ed evitare di prendere decisioni di pancia”.

LA SCUOLA. Il sindaco ha riportato un esempio delle ricadute che possono avere i dati sulla decisione dell’Ente locale di chiudere o meno le scuole di propria competenza. “Non si chiude la scuola perché la chiude un altro comune che ha una situazione diversa dalla nostra” – afferma Colia. “Diverse classi in quarantena, casi positivi tra insegnanti e il resto del personale ed dove è già intervenuta la ASL per il tracciamento contatti diretti dei soggetti positivi. Se non ricorrono determinate condizioni, i presupposti richiesti per adottare un’ordinanza in base all’art.50 comma 5 del T.U.E.L. ‘in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale’, non ci sono”.

LA ZONA “ROSSA”. Il sindaco ha poi chiarito un altro aspetto relativo alla colorazione dei Comuni sul bollettino regionale. “Quando da qualche settimana si è letto sulla stampa online che siamo diventati zona rossa, tutti hanno immaginato il blocco che fu istituito per i 12 comuni del Lodigiano (Codogno, ecc) durante il primo lockdown” – riporta Colia. “Nel nostro caso, invece, si tratta semplicemente della classificazione utilizzata dalla regione Regione Puglia per i comuni che hanno superato i 50 casi positivi (lo sono circa l’80% dei comuni pugliesi). Diverso sarà nel caso in cui verranno riconosciute, dal Governo, su proposta della Regione Puglia Zona Rossa le province di Foggia e BAT. Solo in quel caso scatteranno nuove misure restrittive”.

LA SITUAZIONE A STORNARELLA. “La crescita esponenziale numeri da noi ha subito una lieve flessione grazie anche alla negativizzazione di diversi casi” -commenta Colia. “I nuovi si stanno verificando quasi sempre come diffusione tra componenti di uno stesso nucleo familiare. Per questa ragione, colgo l’occasione per esortare le famiglie, ove si dovessero verificare sintomi in uno dei componenti, oltre ovviamente ad informare il proprio medico di famiglia, di attuare subito misure di autoisolamento del potenziale positivo ma anche del resto dei familiari che invece in alcuni casi continuano la normale vita di relazioni (in giro per il paese) in attesa della chiamata della ASL. Questi comportamenti superficiali e irresponsabili possono compromettere la salute di tante altre persone. Ad ogni modo, i POSITIVI attuali sono 52. Esprimo un abbraccio e vicinanza a nome della intera comunità a tutti e in particolare a chi sta ancora avendo particolari difficoltà a superare questo brutto momento”.

LA CABINA DI REGIA E LE RACCOMANDAZIONI. In conclusione il sindaco ha affermato di essersi messo in contatto con il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’Assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, e al Direttore Generale della ASL, Vito Piazzolla, per descrivere la situazione di contesto del paese e chiedere interventi mirati a contrastare la diffusione del contagio. “Ho chiesto inoltre che se per questioni tecnico organizzative non sia possibile attuare determinati interventi localizzati che gli stessi vengano adottati per il bacino di utenza dei 5 Reali Siti” – sottolinea Colia. “Rivolgo una ulteriore preghiera a chi dovesse avere problemi. Consigliatevi sempre con il vostro medico di famiglia. Si deve evitare la corsa a test e tamponi vari senza il rispetto di determinate regole (anche sulla tempistica) perché si potrebbero avere risultati non veritieri con tutte le conseguenze del caso. Infine mi preme ringraziare l’Associazione San Francesco che sta provvedendo alle necessità di chi è in ospedale e su richiesta intervene per situazioni di reali necessità”.



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