Potenzialmente potrebbe essere il fulcro culturale di tutto il comprensorio dei Cinque Reali Siti, ma l’auditorium di Carapelle è chiuso da circa dieci anni, cioè da quando è stato costruito. In questi lunghi anni sono state tante le difficoltà che hanno causato il mancato utilizzo di questa struttura all’avanguardia che conta oltre 400 posti, un vero e proprio fiore all’occhiello (come ce ne sono pochi in tutto il circondario), che negli ultimi anni è diventato una cattedrale nel deserto. Negli ultimi tempi, però, qualcosa si è mosso ed oggi potrebbe essere arrivato il momento per un primo utilizzo del complesso, tenendo presenti sempre le solite questioni legate alla sostenibilità dei luoghi dove si pratica cultura.
LA MANCATA INAUGURAZIONE. Il sindaco di Carapelle Umberto Di Michele aveva inserito nel programma elettorale con il quale è stato eletto la riapertura e la valorizzazione dell’auditorium. Lo scorso anno una RTI composta dall’Alfa Produzioni del foggiano Giuseppe Porcaro e dalla Tecnomatica srl è risultata aggiudicataria dei locali dell’auditorium e ha subito iniziato a programmare degli importanti e onerosi interventi di riqualificazione della struttura, al fine di riaprire in pompa magna con una programmazione di eventi che avrebbe goduto del cartellone di Periferie al Centro. Finalmente l’amministrazione comunale e la nuova gestione avevano fissato una data di inaugurazione lo scorso 7 marzo 2020, ma il Covid è tornato a fare paura per la seconda volta con livelli di contagio molto elevati e le buone intenzioni sono state messe da parte. Per la verità la gestione aveva evidenziato altri motivi ostativi di carattere burocratico che avevano creato ulteriori problematiche in aggiunta all’emergenza sanitaria. Fatto sta che l’inaugurazione non si è mai tenuta.
GLI SVILUPPI RECENTI. “I motivi ostativi sono stati superati attraverso il dialogo” – afferma il sindaco di Carapelle, Umberto Di Michele. “Purtroppo il periodo che abbiamo attraversato ha messo a dura prova anche i teatri già ben avviati, ma noi siamo determinati a raggiungere il nostro obiettivo e presto l’auditorium aprirà con una stagione teatrale di alto livello”. L’amministrazione di Carapelle, oltre ad auspicare una nuova programmazione della RTI che gestisce tuttora la struttura, sta seguendo anche un’altra strada per valorizzare il teatro. Così come si evince dalla Delibera di Giunta n.91 dello scorso luglio, la maggioranza ha formalizzato la volontà di costituire una fondazione con il Comune di Foggia, l’Università degli Studi di Foggia, il Liceo Lanza Perugini di Foggia, l’Associazione Italiana Cultura e Sport, l’Azienda Alfa Produzioni e naturalmente il Comune di Carapelle per poter mettere a calendario alcuni giorni all’anno da destinare agli spettacoli delle scuole locali. “Si tratta di un progetto ancora in fase embrionale – spiega il sindaco – in quanto naturalmente dovrà passare prima al vaglio del Consiglio Comunale”.
IL PARERE DELL’OPPOSIZIONE. Sul tema dell’auditorium le opposizioni non sono mai state clementi con l’attuale sindaco, soprattutto per l’iter di aggiudicazione seguito dal Comune. Da Carapelle Futura hanno spesso parlato di una struttura di pregio svenduta a realtà non carapellesi, a dei costi irrisori. “Una struttura costata circa €2.500.000,00 alla popolazione di Carapelle ma l’amministrazione decide di fare un taglio del 90% stabilendo un canone annuo di gestione pari a €4.800,00. Ad oggi paghiamo €60.000,00 annui di mutuo, una cosa molto strana…” – sottolineavano all’indomani della mancata inaugurazione. Ma al netto dei costi sostenuti la vera incognita sarà la sostenibilità della struttura a pieno regime, cioè quando aprirà i battenti. È questa la sfida più grande che attende il polo culturale di Carapelle.