Dopo lo scioglimento del consiglio comunale della città capoluogo avanza l’ipotesi di incandidabilità per l’ex sindaco ed esponenti della sua maggioranza

Il Ministero dell’Interno ha chiesto la incandidabilità per l’ex sindaco di Foggia, Franco Landella, e per nove consiglieri comunali a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazioni mafiose, avvenuto lo scorso 5 agosto su proposta dello stesso ministro Luciana Lamorgese.

L’ex primo cittadino, dimessosi il 4 maggio, è stato accusato di tentata concussione e corruzione. Arrestato e rimesso in libertà il 30 aprile, anche il grande accusatore di Landella, l’ex presidente del Consiglio Leonardo Iaccarino, a sua volta accusato di corruzione, tentata induzione indebita e peculato.

Oltre che per Landella e Iaccarino la incadidabilità è stata chiesta anche per gli ex consiglieri comunali di Foggia Antonio Capotosto, Consalvo Di Pasqua, Dario Iacovangelo, Liliana Iadarola, Erminia Roberto, Bruno Longo, Pasquale Rignanese e Lucio Ventura. L’udienza per decidere sulla incandidabilita’ si terrà in Tribunale di Foggia il 14 dicembre prossimo.



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