Lunedì 10 ottobre, presso l’auditorium della Scuola Agraria, verrà presentato il progetto “La porta della felicità” proposto da Francesco Quinto e rivolto all’intera comunità educante. L’evento ha il patrocinio dei tre assessorati più vicini alle tematiche affrontate. Quello alle politiche sociali, affidato a Maria Dibisceglia; quello alle politiche culurali, affidato a Rossella Bruno; quello alle pari opportunità, gestito da Olga Speranza. Grazie alle tre assessore il progetto arriverà nelle scuole, nelle comunità, nei centri sociali, nelle famiglie.

Relatori saranno Francesco Quinto, promotore dell’iniziativa, Rosalba Cipollino, assistente alla autonomia e alla comunicazione e Riccardo Monopoli, il primo esempio di “maestro di inclusione”. Modera Maria Vasciaveo, presidente della Pro loco locale. Non a caso è stata scelta la data del 10 ottobre, Giornata Mondiale della Salute Mentale che promuove la consapevolezza e la difesa della salute mentale contro lo stigma sociale.

L’idea alla base del Progetto nasce dal desiderio di trasformare la singola iniziativa “Maestro per un giorno”, realizzata l’anno scolastico passato presso il V circolo “don Puglisi”, allora guidato dal prof. Vincenzo Martorano, in “Maestro di Inclusione”: attività strutturata e stabilmente a disposizione delle giovanissime e giovanissimi alunne/i, che ha trovato nella attuale Dirigente scolastica del V circolo, Prof. Maria Cardella, una entusiasta sostenitrice.

I piccoli che avranno l’opportunità di studiare, giocare, disegnare, parlare, cantare, recitare con il “maestro di inclusione” che, come Riccardo Monopoli, pioniere di questa sperimentazione, vive e respira quotidianamente la fragilità, capiranno fin da subito e per sempre che la diversità è un dono, un tesoro da diffondere e che le parole, di insulto o di accoglienza, trasformano la realtà. Il progetto ha come punti fermi la rappresentazione teatrale del personale percorso di crescita di Riccardo, da escluso a risorsa, e la speciale “attraversata” dell’Inferno Dantesco fatto di nuovi gironi, ispirati alle attuali fragilità: prepotenza, bullismo e cyberbullismo, tecnodipendenze, discriminazioni. Attraverso di esso fondamentalmente ci si propone di tornare a dare il giusto peso alle parole (ispirati da Dante) e alla Relazione Educativa, che è una relazione di cura reciproca, dove lo sguardo sa correre verso l’orizzonte, oltre i disagi, oltre la solitudine, oltre la prepotenza. L’evento si terrà presso l’auditorium dell’istituto agrario alle 17.30 e sarà aperto a tutti.

comunicato stampa

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