Nel grande palazzo di Via Gentile, a Bari, si può stare quasi in maniche corte, con la temperatura che arriva anche a 24 gradi centigradi, e magari gli alunni delle scuole devono tenere i giubbotti addosso quando stanno in classe, perché i riscaldamenti degli istituti vengono gestiti da Province e Comuni che devono anche far quadrare i conti energetici. Succede questo al Consiglio regionale della Puglia, con evidente spreco di denaro pubblico e mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, perché quella differenza di pochi gradi centigradi, considerate le dimensioni dell’edificio, si traduce in centinaia di migliaia di euro in più sul costo della bolletta”.

Lo denuncia il consigliere regionale Antonio Tutolo che, sebbene soddisfatto dell’introduzione della giornata di smart working obbligatorio il venerdì per tutti i dipendenti, iniziativa da lui stesso richiesta e approvata dall’Assemblea, sollecita un necessario controllo dell’efficienza energetica degli impianti di climatizzazione invernale nella sede del Consiglio regionale della Puglia.
 “Ho scritto alla presidente del Consiglio, Loredana Capone – dichiara Tutolo -, chiedendo semplicemente il rispetto della legge che stabilisce in 19 gradi la temperatura massima che possono raggiungere gli uffici pubblici. Il risparmio energetico è un dovere morale oltre che un adempimento formale. Tali risorse potrebbero essere spese per offrire ulteriori e migliori servizi ai cittadini.
Lo smart working di venerdì, concentrato per tutti in un’unica giornata, quella in cui solitamente non si svolgono commissioni e consigli, è utile e farà risparmiare decine di migliaia di euro dei contribuenti, ma gli sprechi vanno fermati anche con operazioni piuttosto semplici come, per esempio, controllare il termostato degli impianti di climatizzazione”. 

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