La Provincia di Foggia ha provveduto alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa finalizzato alla candidatura del sito “Via Appia. Regina viarum” nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Un’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura e condivisa con 4 Regioni, tra cui la Puglia, Parchi, Università e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. La “Via Appia”, strada consolare che collegava Roma a Brindisi, ancora oggi costituisce uno dei più rilevanti modelli di ingegneria stradale romana. Un percorso divenuto anche parte del cammino religioso della “Via Francigena”.

L’adesione convinta dell’Amministrazione provinciale al Protocollo d’Intesa si inserisce nel solco delle attività già messe in campo dall’Ente di Palazzo Dogana proprio lungo il tracciato della “Via Appia” che coinvolge la Capitanata, nello specifico i Comuni di Troia, Foggia, Castelluccio dei Sauri, Ascoli Satriano, Ordona, Cerignola.vTra le azioni della Provincia finalizzate alla valorizzazione della “Via Appia” va ricordato in particolare il restauro conservativo del “Ponte Romano” sul fiume Carapelle.

Il “Ponte Romano”, ricadente nel territorio di Ascoli Satriano, fu infatti costruito durante l’imperium di Traiano e faceva parte della via Appia Traiana, itinerario che accorciava e velocizzava gli spostamenti verso Brindisi proprio nell’ambito della “Via Appia” di età repubblicana.  La Provincia, investendo 500mila euro a valere sulle risorse del proprio bilancio, ha previsto interventi tesi a realizzare una seria manutenzione dell’opera, conservandone e preservandone il valore storico. 

A completamento dell’intervento di conservazione l’Amministrazione provinciale ha poi predisposto la sistemazione di panchine e di pannelli informativi turistici circa il valore archeologico e paesaggistico dell’infrastruttura.  È stata infine prevista la deviazione della Strada Provinciale 105 Foggia-Ascoli Satriano, con la costruzione di un nuovo ponte – per il quale è già disponibile il relativo finanziamento – proprio al fine di proteggere e tutelare un bene archeologico di grandissimo pregio, esaltando un importantissimo attrattore nel campo del turismo culturale. 

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