«Sul progetto del nuovo stadio è necessario che si faccia immediata chiarezza: ne hanno diritto i cittadini di Cerignola. La legalità non può essere un semplice slogan da campagna elettorale». Fratelli d’Italia punta la lente di ingrandimento su quanto appreso da da fonti di stampa nella giornata di ieri: nella compagine societaria che realizzerà il nuovo impianto sportivo ci sarebbe un soggetto condannato (in primo grado) nel processo Black Land. Si tratta di una sentenza del 2019 sugli sversamenti illeciti di 270mila tonnellate di rifiuti nei terreni di Cerignola, Ordona, Stornara e Stornarella.

«Pur restando garantisti – commenta il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Gianvito Casarella – qui non parliamo più dell’opportunità del 5G o della necessità di uno stadio da 35mila posti: parliamo di un appalto di 35 milioni di euro, con progetto approvato in Giunta, a chi potrebbe essere coinvolto in una storia che ha fatto tanto male alla nostra terra».

«Come illudere i cerignolani, insozzare lo sport e rovinare quanto di bello stiamo vivendo – commenta il capogruppo consiliare meloniano, Nicola Netti – . Se quanto rivelato da quell’articolo dovesse trovare positivo riscontro, la cosa sarebbe di una gravità inaudita. Informeremo il prefetto».

comunicato stampa

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