I Carabinieri della Stazione Carabinieri di San Nicandro Garganico hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una 43enne campana, accusata di truffa aggravata ai danni di anziani. Le indagini, condotte dai militari dell’Arma sotto la direzione dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Foggia, hanno permesso di accertare che l’indagata, tra gennaio e febbraio 2025, in almeno tre circostanze, si sarebbe recata presso le abitazioni di anziani del luogo, preventivamente contattati telefonicamente da un complice, facendosi consegnare denaro e monili in oro del valore quantificato complessivamente in 50.000 euro.
L’arrivo della donna sarebbe stato sempre anticipato da una telefonata da parte di un correo, che avrebbe invitato le vittime a consegnare soldi o oggetti di valore a un‘emissaria che si sarebbe successivamente presentata presso le loro abitazioni, così da aiutare un parente asseritamente in difficoltà in relazione a situazioni statisticamente ricorrenti nella perpetrazione delle truffe ad anziani: il pagamento di una cauzione necessaria per la liberazione di un congiunto arrestato della polizia; su richiesta di un finto funzionario postale, l’elargizione di soldi per l’approvazione di un prestito richiesto da un familiare; una sovvenzione per l’acquisto di beni.
A Peschici, per un episodio analogo, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza di reato un 40enne, originario di Napoli, tradotto presso la casa circondariale di Foggia, nonché deferito in stato di libertà un minorenne, con l’accusa di truffa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale in concorso. Nello specifico, l’arrestato si sarebbe presentato, spacciandosi per un “Tenente dei Carabinieri”, presso l’abitazione di un 89enne del posto, da cui si sarebbe fatto consegnare 4.100 euro in contanti e vari monili in oro. La dazione, anche in questo caso, sarebbe stata anticipata dalla telefonata di un sedicente “Maresciallo dei Carabinieri”, che aveva indotto la vittima a credere che la propria autovettura fosse stata utilizzata per compiere una rapina e che, pertanto, alcuni colleghi si sarebbero recati a casa sua per un controllo. L’anziano, dopo la consegna del denaro e dei gioielli, insospettitosi, ha immediatamente allertato la locale Stazione dei Carabinieri, che nel corso di tempestive ricerche ha rintracciato l’indagato mentre, in compagnia di un complice minorenne, tentava di allontanarsi dal centro abitato a bordo di un’autovettura a noleggio. I militari dell’Arma, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a identificare entrambi gli occupanti del veicolo, nonostante la resistenza da questi opposta durante le fasi del controllo, rinvenendo nelle loro disponibilità, nel corso di una successiva perquisizione personale, tutta la refurtiva precedentemente sottratta alla vittima.