La consigliera di minoranza Maria Rosa Attini, negli scorsi giorni, ha presentato un’interrogazione rivolta al sindaco Dino Tarantino, mediante la quale si richiedevano dei chiarimenti su una “curiosa” scoperta che potrebbe costare centinaia di migliaia di euro alle casse comunali ortesi.
Nel corso di alcuni scavi per l’allargamento dei canali che circondano l’abitato di Orta Nova, in una zona non molto lontana da Via Stornara e dall’imbocco della SS16, sarebbero emerse alcune condutture del gas che ostacolerebbero la prosecuzione dei lavori. Oltre alla tubatura del gas, lungo il corso del medesimo canale si troverebbero anche una cablatura dell’energia elettrica appartenente all’Enel ed una conduttura dell’Acquedotto pugliese.
La presenza di queste importanti infrastrutture nel sottosuolo, imporrebbe dunque dei costi per lo spostamento delle stesse, visto che ormai il percorso dei canali non può essere variato in alcun modo. Il progetto di allargamento dei fossati, finanziato dalla Regione con un importo di circa 3 milioni di euro, è risultato necessario al fine di prevenire il rischio idrogeologico della zona e l’allagamento dell’abitato in seguito a piogge torrenziali, considerata la conformazione del territorio in cui sorge il Comune dei Cinque Reali Siti.
“Nel progetto esecutivo – ci spiega Maria Rosa Attini – mediante il coinvolgimento di un team di professionisti e di tutte le autorità preposte al monitoraggio dei fenomeni idrogeologici, si confermava l’avvenuto recepimento delle notizie necessarie al corretto svolgimento dei lavori. Ma evidentemente il ritrovamento e la conseguente interruzione dei lavori fa pensare che non tutti i passaggi siano stati eseguiti con il massimo dello zelo. Adesso gradiremmo sapere dal sindaco se per porre rimedio a questa svista ci sarà un’interruzione dell’erogazione del gas ai cittadini, oltre ad ulteriori oneri per il Comune”.