“Mister 50%” si è preso la scena, dopo l’ultimo riassetto societario che lo ha visto aggiudicarsi la metà delle quote azionarie del Foggia Calcio. Ma su Massimiliano Curci, si sa ancora poco, rispetto a tutti gli altri esponenti del quadro di vertice della società di via Ofanto. Quello che potrebbe essere il prossimo vicepresidente rossonero (manca solo la ratifica del notaio), di lavoro fa il commercialista/ragioniere, con un rinomato studio a lui facente capo, che ha sede a Carapelle e che opera specificatamente nella consulenza a cooperative del settore dei trasporti, soprattutto a nord Italia, dove Curci può contare su alcune succursali localizzate a Bologna e Segrate (Mi). Si sarebbe fatto le ossa, sul territorio di Capitanata, con un sistema ben ramificato di amministrazione di condomini, fino alla definitiva e rapida ascesa che ha fatto lievitare il suo potere economico.
Se è vero che i soldi chiamano altri soldi, allora sarebbe ancora tutto da verificare il “pettegolezzo” che accosterebbe la figura di Curci a quella di Gianluca Vacchi, l’imprenditore fashion e consigliere di amministrazione della Ima Spa, l’azienda leader mondiale nella produzione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento di cosmetici, di tè, caffè ed alimentari. Il palestratissimo fenomeno social (oltre 500.000 followers su Instagram), attualmente vive a Miami e si circonda del massimo sfarzo e dei migliori personaggi del jet set, italiani e stranieri. Il fratello Alberto, negli scorsi anni, ha concorso, senza successo, alla presidenza di Confindustria, a conferma dell’elevato peso specifico rappresentato dall’importante gruppo societario. Da quanto confermerebbero fonti accreditate de L’Attacco, si sarebbero conosciuti proprio in ambiente bolognese, terra natìa del Vacchi e zona d’affari del ragioniere Carapellese, che però smentisce categoricamente: “Non conosco assolutamente il signor Vacchi – ha precisato Curci – anche se più volte mi è stata accreditata immotivatamente la sua amicizia. Non l’ho mai incontrato di persona e a Miami ci sono stato soltanto in occasione del mio viaggio di nozze”.
Oltre all’ipotetica conoscenza con il plurimilionario enjoy-man, sono tante le ambizioni che Curci ha curato negli anni sul ristretto territorio del piccolo Comune dei Cinque Reali Siti, soprattutto tramite il suo braccio destro Nicola, il fratello coinvolto anch’egli nella gestione del Foggia. A Nicola, si riconducono alcune esperienze come assessore comunale di Carapelle (sfiduciò Palomba e ne denunciò una compravendita dei voti), oltre a malcelate aspirazioni future per le quali proprio il potente ragioniere potrebbe risultare il miglior apripista. Secondo alcuni rumors che circolano in paese, Nicola starebbe pensando di candidarsi alle prossime amministrative per fare le scarpe all’attuale sindaco Remo Capuozzo, magari coinvolgendo anche il consigliere di minoranza, Saverio Sardella, ex candidato sindaco in quota centrodestra.
“Probabilmente mio fratello si ricandiderà – afferma lo stesso Max Curci – ma per quanto mi riguarda invece, la politica non fa per me e di conseguenza non percorrerò mai questa strada. Attualmente sono molto impegnato tra il mio lavoro e la programmazione della prossima stagione della società sportiva. E in virtù di ciò, non posso dedicarmi ad altri aspetti”.
Il miglior modo per far leva sull’approvazione sociale da convertire in consenso politico, così come insegnano illustri predecessori su scala nazionale, è sicuramente il calcio. Nonostante ciò, Curci non sembra godere di grande considerazione all’interno del paese di cui è originario e dove ha stabilito il suo “vistoso” quartier generale. Provenendo da Via Orta Nova, subito all’ingresso di Carapelle, si nota a sinistra la sua sontuosa villa, localizzata nei quartieri nuovi del piccolissimo paese, la quale si stacca in maniera netta dalla restante architettura del quartiere, oltre a togliere il fiato ai passanti in entrata e in uscita. Eppure Curci, magari anche a causa dei suoi numerosi impegni, non sembra avere una vita sociale particolarmente dinamica nella piazza di Carapelle. Tanti (e lui stesso lo conferma), sono i rapporti che nel corso degli anni, non solo a livello professionale, lo stesso ha saputo tessere sia in paese che nei centri limitrofi. Aiutò Lorenzo Annese, attuale consigliere comunale di Orta Nova, nella sua campagna elettorale per la candidatura alle elezioni provinciali di qualche anno fa, quando i seggi di Palazzo Dogana erano ancora assegnati tramite suffragio dei cittadini. Rilevante è anche il rapporto di amicizia che Curci ha nei confronti dell’imprenditore carapellese, Andrea Agnelli, lo zio del capitano del Foggia Christian, motivato sia dalla comune passione calcistica che dalla probabile condivisione di alcuni affari. Al di là delle dietrologie e delle possibili ricostruzioni, Curci resta ancora un personaggio del tutto misterioso, soprattutto per la sua repentina scalata all’asset management dei rossoneri.
“Qui al sud – ci spiega in conclusione – abbiamo una visione distorta del ruolo del commercialista e tutto ciò favorisce delle speculazioni sulla mia persona. Al nord sono impegnato in numerose consulenze esterne con aziende multinazionali, che con gli anni sono risultate essere il mio cavallo di battaglia”.
Magari, tra queste c’è anche quella di Vacchi che da Miami, dove è stato recentemente raggiunto dai due emigratis Pio e Amedeo, saluta Foggia sugli schermi Mediaset.