Erano le 19.15 del 31 marzo 1995. Daniela rientrò a casa e trovò il padre riverso sulle scale, ucciso da due colpi di pistola. Una vera e propria esecuzione per mettere a tacere un uomo che, da Direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia, aveva scoperto illeciti ed era pronto a denunciare.
Quel giorno la vita di Francesco viene interrotta, quella di Daniela, sua figlia, da quel momento avrebbe preso un’altra direzione: quella della memoria e dell’impegno, a fianco di “Libera”, per uomini e donne vittime innocenti di mafia.
Il 30 gennaio, alle ore 11.20, Daniela Marcone incontrerà gli studenti e le studentesse delle classi seconde del Polo Liceale dell’Olivetti di Orta Nova, per ricordare la vita esemplare di suo padre Francesco, così come emergerà dai suoi ricordi e da quelli di sua zia Maria Marcone, pubblicati in “Storia di Franco”. Ad accompagnare Daniela ci sarà infatti Elvira Zaccagnino della casa editrice “La Meridiana” e a moderare l’incontro il professor Gianluca Di Giovine. “È importante ed opportuno che oltre ai numeri e ai nomi delle vittime si raccontino le storie e che a raccontarle siano quei figli, quelle mogli, quei colleghi ai quali è stata strappata una persona cara e che sono essi stessi vittime. Ecco perché è importante che a scuola si ascoltino le loro voci. Certo non possiamo modificare il finale della storia di Franco, come dice la stessa Daniela, ma sicuramente ci impegneremo a trasformare la memoria in memoria viva e impegno”, riferisce la dirigente scolastica, prof.ssa Maria Carbone.
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