“… Ma per le vie del borgo, dal ribollir de’ tini,va l’aspro odor de i vini l’anime a rallegrar… ”, sono alcuni versi della nota poesia di Giosuè Carducci che celebra la tradizione di San Martino.

Una tradizione, a cui sono legati detti, proverbi, riti e usanze gastronomiche in molti luoghi d’Europa ma anche d’Italia, che vuole che in questo giorno si finisca il vino “vecchio” per pulire le botti e lasciarle pronte per la nuova annata. Il giorno di San Martino è importante anche per gli agricoltori, perché segna la fine del lavoro nei campi e l’inizio del travaso del vino dai tini nelle botti. E infatti il proverbio dice: “A San Martino ogni mosto diventa vino”.

Sabato 11 novembre, tra i vicoli del centro storico di Roseto Valfortore, dalle ore 20:00 si rivivranno tradizioni popolari con il vino locale, protagonista indiscusso della serata e piatti della tradizione (salsiccia, patate e peperoni) a cura della Locanda Di Tullio e Amalia. Sin dalle 18:00, musica ed intrattenimento per i presenti con Straniero One Man Band.

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