Con l’arrivo del Natale torna il “Pacco dei Banditi”, la strenna natalizia della Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto” di Cerignola (FG) ispirata a Danilo Dolci e al suo “Banditi a Partinico”, scritto nel 1955. L’edizione 2023 è dedicata alle storie delle donne vittime della mafia del caporalato e di quelle che sono riuscite a ribellarsi a quel ricatto. In particolare ad essere ricordate sono Incoronata Sollazzo e Maria Incoronata Ramella, morte giovanissime di caporalato a Cerignola il 24 Aprile 1988. La grafica di quest’anno porta la firma di Viola Gesmundo, artista foggiana di fama internazionale, ed ispirata al murales realizzato sul Laboratorio di Legalità “Francesco Marcone”, il bene confiscato che la Cooperativa gestisce dal 2010. Il lancio ufficiale del “Pacco” avverrà lunedì 4 dicembre alle 18.30, presso la Sala Conferenze di Palazzo Fornari (Piano San Rocco a Cerignola) con la presentazione del secondo libro della Collana AP-profondimenti dal titolo “Sfruttamento e caporalato in Italia. Il ruolo degli enti locali nella prevenzione e nel contrasto”, promosso da Avviso Pubblico, alla presenza del curatore del volume, il sociologo Eurispes Marco Omizzolo, con l’obiettivo di far conoscere organizzazione, dimensione e articolazione dello sfruttamento e del caporalato nel mercato del lavoro italiano e per sviluppare una qualificata riflessione sulle possibilità di prevenzione e contrasto previste dalla legge 199/2016. Tra i sette saggi che compongono il libro ce n’è uno dedicato alla Cooperativa Sociale “Pietra di Scarto”, a firma del Presidente, Pietro Fragasso. All’incontro, moderato dall’editrice Gemma Pacella e aperto dal saluto del Sindaco di Cerignola, Francesco Bonito, parteciperanno, inoltre, Ludovico Vaccaro, Procuratore Capo della Repubblica di Foggia, Michele Bisceglia, Coordinatore Provinciale di “Avviso Pubblico”, Federica Bianchi, Co-Referente di Libera Puglia e Don Pasquale Cotugno, Direttore Caritas Diocesana Cerignola – Ascoli Satriano. “Chi ci conosce sa quanto le parole siano importanti per noi, per la nostra azione quotidiana. Abbiamo voluto giocare sul doppio significato della parola “bandito”, che vuol dire ad un tempo “criminale, ladro” e “messo al bando, lasciato ai margini, ghettizzato”, come insegnato da Danilo Dolci”, afferma Pietro Fragasso. “Con il nostro lavoro quotidiano vogliamo evidenziare proprio come “i messi al bando” abbiano per noi una centralità decisiva, fatta di speranza e coraggio; integrazione e lotta alla mafia. E soprattutto lavoro: vero, dignitoso e regolare. Sarà bello unire il racconto di questa nostra esperienza con lo studio del fenomeno dello sfruttamento del lavoro del caporalato che ancora attanaglia la nostra Terra, in agricoltura e non solo”. L’iniziativa ricade all’interno del Progetto “Ancora più rossa d’amor”, finanziato dalla L.R. 32 del 01/08/2014 intitolata “Disposizioni attuative per il sostegno e la diffusione del commercio equo e solidale”.

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