Da pionieri dell’aggregazione di comuni, ad una crisi profonda che ne ha minacciato lo scioglimento per mano prefettizia. Oggi l’Unione dei Cinque Reali Siti (ente sovracomunale che comprende Orta Nova, Carapelle, Stornara, Stornarella e Ordona) prova a ripartire con una flebile luce che si intravede alla fine del tunnel.
Nella serata di giovedì 8 giugno, presso l’aula consiliare di Ordona, si è tenuta l’assise plenaria dei consiglieri che appartengono ai cinque comuni. In questa occasione, oltre ad approvare il bilancio di esercizio 2016, è stata convalidata l’adesione unitaria ad un’unica centrale di committenza, quella dei Cinque Reali Siti appunto. Di fatti, nei mesi precedenti, i comuni si erano organizzati ognuno per conto proprio, dando un segnale di scarso senso di collaborazione, per ciò che riguarda l’espletamento delle gare di appalto. Orta Nova, Stornarella avevano formato la CUC del Tavoliere insieme a Cerignola, mentre Ordona, Carapelle e Stornara quella dei “Reali Siti”. Così facendo era venuto meno uno degli ambiti di intervento che avrebbe potuto dare un senso al progetto sovracomunale. Dopo essersi accorti dell’errore, anche in virtù di criteri di classificazione che andranno a scremare il numero di Centrali di Committenza, si è deciso di ritornare sui passi percorsi di recente e creare un ufficio unico da affidare nelle mani del RUP di Stornara, l’ingegner Salvatore Pizzi. Adesso per dare attuazione a questo ambito bisognerà attendere che i singoli comuni si sleghino dalle Centrali a cui hanno già aderito, attraverso degli atti da far passare nei singoli consigli comunali. Poi si penserà ad un unico ufficio Uma e all’intervento sulla struttura del Canile di Contrada Mascitelli.
CAOS RIFIUTI. Il consiglio dell’Unione è stato anche occasione per dibattere della crisi igienico-sanitaria causata dalla mobilitazione sindacale dei dipendenti della SIA, l’azienda che gestisce i rifiuti anche per conto dei comuni di questo comprensorio. I consiglieri si sono trovati tutti d’accordo nel prospettare un futuro lontano dalla consorziata di Cerignola, un futuro nel quale i cinque centri del Basso Tavoliere possano gestire di comune accordo l’ambito della raccolta e dello smaltimento, con proprie risorse, mezzi, progetti e strutture.
RITROVATA PARTECIPAZIONE. All’ultima assise dell’Unione, tenutasi in seconda convocazione dopo che la prima era andata deserta, si è registrata anche un’alta affluenza di consiglieri, nonostante i rappresentanti di Stornara fossero assenti a causa della campagna elettorale giunta agli sgoccioli. Ben 21 consiglieri hanno discusso fino all’ultimo le tematiche all’ordine del giorno, dando un bel segnale di ritrovata coesione e motivazione. Anche l’alterco che c’è stato tra il presidente del consiglio Pasquale Ruscitto e il consigliere comunale di Orta Nova, Lorenzo Annese, è da reputarsi un segnale di buona salute, poiché il confronto e la dialettica tra le parti deve essere il presupposto fondamentale per far sì che l’ente sovracomunale possa maturare sotto l’aspetto della propositività.
PARLA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. “Finalmente si sono venuti a creare dei rapporti di fiducia reciproca che devono essere alla base di questo progetto di condivisione” – afferma Pasquale Ruscitto, presidente del Consiglio dell’Unione, al termine dell’assemblea. “Il comune di Orta Nova non ha più la presunzione di voler prevalere sugli altri, mentre i dissidi storici tra gli altri comuni stanno lentamente venendo meno. Questi sono i requisiti che ci permetteranno di venire all’Unione non soltanto per approvare i bilanci, ma anche per presentare delle progettualità serie e concrete, visto che tutti i bandi più importanti oggi richiedono il criterio della massima aggregazione”.
Sarà compito dei tecnici in prestito all’Unione quello di redigere un progetto condiviso su un bando della Regione Puglia in scadenza il prossimo 30 giugno. Si tratta di fondi dedicati alla riqualificazione delle aree periferiche. Tante le proposte da inserire in questo progetto, ma quella più accreditata sembrerebbe quella per l’ammodernamento delle periferie attigue di Orta Nova e Ordona, in una visione di prospettiva che potrebbe facilitare la viabilità verso il sito archeologico di Herdonia. Si pensa anche ad una pista ciclabile lungo la strada provinciale che unisce Orta Nova a Carapelle. Il bando individuato prevede dei budget addirittura superiori ai 2 milioni di euro per progettualità ben strutturate e realmente necessarie. Sempre dalla Regione Puglia, inoltre, è stato vincolato un fondo di 1.100.000 euro per favorire le unioni dei comuni. Un motivo in più per continuare a credere nel progetto partito dai Reali Siti.