Terza sconfitta di fila per il Foggia, che perde anche ad Avellino nella “prima” di Eziolino Capuano da allenatore. A pesare è stato l’atteggiamento nel primo tempo, troppo rinunciatario al cospetto dei padroni di casa che hanno spinto di più e messo in cassaforte il risultato con una doppietta di Patierno. Poi la reazione timida nella ripresa, complicata dall’espulsione di Danzi ma concretizzata con Danzi, che ha ridotto quantomeno lo svantaggio. Capuano sceglie il 3-4-2-1 al debutto con Perina tra i pali, difesa composta da Parodi, Carillo e Camigliano; a centrocampo Salines e Felicioli agiscono da esterni mentre in mezzo vanno Gargiulo e Tascone, in avanti Emmausso e Millico operano alle spalle di Murano. Sulla sponda biancoverde, Biancolino opta per un 4-3-1-2 con Iannarilli in porta, davanti a lui Cancellotti, Rigione, Enrici e Frascatore; il terzetto di centrocampo è formato da De Cristofaro, Palmiero e Sounas mentre in avanti D’Ausilio ispira Gori e Patierno.
Parte meglio l’Avellino con D’Ausilio che crea qualche grattacapo alla difesa rossonera. I padroni di casa spingono e al 28’ passano: Palmiero pennella per Patierno che da solo di testa mette in rete. Ci si aspetterebbe una reazione del Foggia ma al 36’ la situazione addirittura peggiora: a metterci del suo è Perina che non trattiene un tiro innocuo di Gori e Patierno è lì come un falco, che deve solo spingere in rete la palla. Nella ripresa, l’Avellino appare più rinunciatario e favorisce il possesso palla del Foggia, ma al 58’ le cose si complicano: Danzi viene ammonito due volte in appena 13 minuti e viene mandato negli spogliatoi. Al 90’ Zunno riapre le speranze rossonere, con una bella azione personale, ma è troppo tardi per una rimonta. Il Foggia dovrà necessariamente trovare punti con il Taranto per tirarsi fuori dalla zona retrocessione. Capuano avrà un bel lavoro da fare.