Una delle caratteristiche dell’essere umano è quella di avere fede in qualcosa: in un dio, nella scienza, fosse anche in se stessi. Errico Buonanno, con il pretesto di smettere di fumare, inizia a ricercare una fede a cui aggrapparsi per superare la crisi di astinenza dalla nicotina. Parte così il viaggio di un agnostico attraverso alcune religioni minoritarie che hanno una sede a Roma. È un percorso divertente, acuto: il tema religioso viene affrontato nell’ottica delle minoranze, un punto di vista che permette all’autore di sviscerare tematiche molto profonde. Si può essere d’accordo o meno sull’agnosticismo di Buonanno e sulle sue conclusioni, ma a mio avviso il libro può essere considerato un “trattato leggero” sul tema della fede che consiglierei a tutti, uomini e donne di fede o meno. Le riflessioni non sono mai banali e la scrittura è brillante.
Se fosse cibo:
Un libro ambientato a Roma non potrebbe che essere un’amatriciana! Per rispettare tutte le religioni bisognerebbe cucinarla, ahimè, vegana…
Racchiuso in una frase:
[…] durante la messa in latino, e mentre Roberto, uno dei leader, mi aiutava a seguire ogni passaggio sul messale, e mentre tutti assicuravano: “La cosa più bella è che tu sia qui”, ho provato qualcosa di diverso. La tolleranza, ho riflettuto, non è affatto l’arte di sopportare i torti altrui. Tutto al contrario: è la pazienza sconfinata che ci vuole per sopportare il fatto, bruciante, che l’altro ha le sue buone ragioni. Cioè le ragioni della propria esistenza, le regole del suo mondo privato. Questa, mi dico, vorrei che fosse un po’ la fine, la luce al termine della mia ricerca: quella di prendere ogni fede maledettamente sul serio. (pp. 135-136)Edizione Utilizzata:
Errico BUONANNO, L’eternità stanca – Pellegrinaggio agnostico tra le nuove religioni, Laterza, Roma-Bari 2012
[…] durante la messa in latino, e mentre Roberto, uno dei leader, mi aiutava a seguire ogni passaggio sul messale, e mentre tutti assicuravano: “La cosa più bella è che tu sia qui”, ho provato qualcosa di diverso. La tolleranza, ho riflettuto, non è affatto l’arte di sopportare i torti altrui. Tutto al contrario: è la pazienza sconfinata che ci vuole per sopportare il fatto, bruciante, che l’altro ha le sue buone ragioni. Cioè le ragioni della propria esistenza, le regole del suo mondo privato. Questa, mi dico, vorrei che fosse un po’ la fine, la luce al termine della mia ricerca: quella di prendere ogni fede maledettamente sul serio. (pp. 135-136)Edizione Utilizzata:
Errico BUONANNO, L’eternità stanca – Pellegrinaggio agnostico tra le nuove religioni, Laterza, Roma-Bari 2012
Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile sui maggiori e-commerce italiani (mondadoristore.it, amazon.it,