Dopo aver scritto una pagina buia della sua storia, il comune di Stornara prova a riscattarsi grazie all’intraprendenza dell’amministrazione comunale e delle associazioni locali. Il prossimo 30 settembre, nell’aula consiliare del comune dei Cinque Reali Siti si terrà una pubblica iniziativa durante la quale i due quadri di Giuseppe Di Vittorio (contenenti una foto dello statista e una prima pagina del giornale “Lavoro” che ne documentava i funerali del 1957) saranno affissi in bella mostra a pochi centimetri dal gonfalone.  Un momento fortemente voluto per cancellare il clamore e l’indignazione per ciò che avvenne lo scorso 29 luglio, quando due vigili urbani del comune di Stornara ritrovarono gli stessi cimeli nei pressi di un cassonetto.

Si compie un riscatto necessario dopo che la notizia del ritrovamento, documentata in esclusiva e in anteprima da questa testata, aveva fatto il giro del Paese intero, mobilitando giornali e televisioni nazionali. Poiché la storia pareva testimoniare la perdita di qualsiasi radicamento ideologico dei partiti moderni, nonché lo smarrimento dei valori della sinistra per quanto concerne il Partito Democratico, fece indignare anche parlamentari, sindacati e associazioni di categoria da tutte le parti d’Italia. Un crescendo di reazioni che non passo inosservato soprattuto ai vertici locali e nazionali del Partito Democratico.
Di-vittorio ok

Oltre alla cerimonia, l’iniziativa del 30 settembre si completerà anche con un dibattito sul valore della memoria, chiudendo definitivamente quel cerchio di riscatto attorno all’accaduto. L’associazione Arci Travel di Stornara curerà l’evento, durante il quale interverranno il sottotenente della Polizia Locale Pinuccio Grippo, Domenico Rizzi dell’Arci provinciale, Maurizio Carmeno della Cgil Foggia, Vito Saracino della Fondazione Gramsci Puglia, Matteo Valentino dell’associazione “Casa Di Vittorio”, Cosimo Damiano Matteucci della Mobilitazione Generale degli Avvocati ed Elena Gentile. Porteranno i saluti il sindaco Rocco Calamita, l’assessore alla cultura Brigida Andreano e Vincenzo Signoriello, presidente dell’Arci Travel che è stata la prima organizzazione a proporre il restauro e l’affissione in aula consiliare.

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