Come Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir, come Marie Christine Barrault e Ben Kingsley nel film di Fabio Carpi, il ritrovato appeal politico tra l’europarlamentare Elena Gentile e l’ex sindaco di Orta Nova, Iaia Calvio, è un “amore necessario”. La tregua forzata ha portato alla candidatura della bionda avvocatessa nella corsa per la segreteria provinciale del Partito Democratico, che attualmente vede in Lia Azzarone il nome più quotato per raccogliere il testimone di Raffaele Piemontese. La candidatura di Iaia è una candidatura contro sistema e contro pronostico. Lo testimoniano le firme raccolte per presentare la candidatura: 170 contro 710 sottoscrizioni a sostegno del commissario dell’Asp Piccolellis. Un risultato che comunque Iaia non avrebbe raggiunto se non avesse ottenuto l’investitura della corrente gentiliana, dopo il dietrofront del segretario PD di Cerignola, Tommaso Sgarro.

Certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano, dopo scontri duri e mai nascosti da entrambe le parti. La convergenza Gentile – Calvio in vista dei congressi di circolo che si terranno dal 12 al 22 ottobre, smacchia in un colpo i malintesi del passato, attraverso un machiavellico accordo finalizzato alla presentazione di una figura senza dubbio stimata ben oltre i confini regionali ma finora rimasta piuttosto ai margini. E’ la stessa Iaia Calvio che, in un’intervista rilasciata a L’Attacco, spiega come è nata la tregua con Elena e la conseguente candidatura ufficializzata a poche ore dalla scadenza dei termini.

“Io ed Elena Gentile siamo due persone molto diverse – ammette la Calvio – ma al netto di ciò che è successo in passato il tema è un altro. E’ necessario, in questo momento, uscire da un non più sopportabile schiacciamento del partito sulle faide tra maggiorenti, provando a spostare l’attenzione sulle questioni politiche. Nella consapevolezza di ciò una cosa è certa: qualsiasi cosa accada, nessuno più di me in questa provincia ha dimostrato di essere persona libera e autonoma tant’è che questa è stata la mia più grande colpa, una colpa così grave da farmi meritare le purghe di chiunque e l’emarginazione”.

Il fine pare dunque giustificare i mezzi anche se nel “mezzo” di questa lunga querelle politica non posso essere dimenticate le occasioni in cui lo scontro ha raggiunto l’acme. All’indomani delle ultime elezioni amministrative di Orta Nova, Iaia attaccò pubblicamente l’europarlamentare accusandola di aver remato contro la sua candidatura. Di brutto muso da Cerignola, l’avvocatessa ortese fu catalogata come “neomaccartista” e “male da estirpare dal PD”. Parole forti che non si cancellano anche se l’ultimo periodo di militanza è stato caratterizzato da una comune redenzione sulla via della Leopolda. Entrambe infatti hanno sposato la corrente renziana della seconda ora, ritrovandosi dopo le ultime primarie, stranamente, dalla stessa parte isolata del ring. Oggi la nuova sfida percorre una strada comune seppur con convinzioni che rimangono ancora divergenti. La necessità è quella di aprire un spazio di discussione all’interno del partito, sebbene la buona riuscita è tutt’altro che facile. Lo conferma anche l’ex sindaco di Orta Nova.

“Le possibilità che io riesca a diventare segretaria del Pd di Capitanata non sono affatto alte, ne sono perfettamente consapevole” – sottolinea Iaia. Ma il punto è segnare un solco per provare a fermare un po’ la preoccupante involuzione a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni. La mia candidatura, infatti, è finalizzata soprattutto ad aprire uno spazio per tornare a fare politica. Il principio che tutti dovremmo tenere a mente è quello secondo cui non si partecipi soltanto per vincere, ma piuttosto si partecipa e si lotta per ciò in cui si crede, per avvalorare le proprie idee. Se poi si vince, tanto di guadagnato”.

Durante un convegno tenutosi a Stornara, Elena Gentile è parsa molto ottimista sulla candidatura di Iaia: “Nel partito ci sono tanti che non hanno gradito l’imposizione dall’alto della figura di Lia Azzarone. Restiamo fiduciosi, anche perché in politica non è mai detta l’ultima parola”.

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