La psicanalisi è la scienza che più di tutte ha segnato il ‘900. La scoperta della psiche umana ha condotto l’uomo contemporaneo in una dimensione altra, introspettiva, e lo ha portato a scoprire cose che altrimenti non avrebbe nemmeno immaginato. E se questa dimensione altra fosse un’altra dimensione? Ne “Il grande Grabski”, Marco Rinaldi ci racconta di Maurizio, un quarantenne in crisi: fondamentalmente buono, Maurizio trova difficoltà a rapportarsi con l’altro sesso e cerca nella cucina una fiducia che poi però non si conferma a letto. Con l’aiuto di Marisa, riuscirà ad avere fiducia in se stesso e a conquistare e sposare la bellissima Francesca. La vita sessuale però non migliora e Maurizio è costretto ad affidarsi al dottor Grabski, che proverà a curarlo. Comincia così un’avventura divertente nella psicanalisi in cui, attraversando le più disparate e strampalate teorie, Maurizio proverà a trovare il suo vero “io”. La scrittura è brillante, al punto che il lungo monologo di Maurizio cattura l’attenzione del lettore senza annoiarlo. I personaggi raccontati sono tanto particolari quanto comuni. L’ironia è il punto focale di questo romanzo, che farà sorridere e riflettere sui mali veri e presunti della nostra epoca.



Se fosse cibo:
Un piatto gourmet cucinato da un cuoco provetto: come la trippa preparata da Maurizio per Marisa (cotta a puntino, però…)

Racchiuso in una frase:
Il dottor Grabski è uno studioso di grande livello: lui della mente umana sa veramente tutto, tutto; nella sua carriera ha abbracciato molte tendenze della psicologia e della psicanalisi. Anzi, più che abbracciarle, da quanto ho potuto capire, quelle tendenze le ha cavalcate, passando da una all’altra con la disinvoltura di un cosacco del Kuban. (p. 149)

Edizione utilizzata:
Marco RINALDI, Il grande Grabski, Fazi, Roma 2017.

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile nelle librerie e sui maggiori e-commerce italiani (ibs.it, lafeltrinelli.it).



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