La cosa che per prima colpisce di “Giaguari invisibili” di Rocco Civitarese è la copertina: sarà che a me piace il giallo e forse per questo mi ha impressionato. Direi però che non c’entra nulla col libro: vuoi perché parla dei giaguari che addentano la coscienza dei protagonisti, vuoi perché non si parla di basket o di nuoto ma di skateboard… Civitarese, in questo racconto complesso e a più voci, descrive la vita dei millennials di oggi, tra sogni, avventure, disinibizioni e tragedie sfiorate. Non è solo una storia dedicata ai teenager (anche se alcuni passaggi possono risultare stucchevoli), ma è un racconto di sentimenti, redatto con uno stile davvero molto particolare. Le frasi brevi, quasi sincopate, passano in rassegna le vite di Davide, Giustino, Pietro, Anna, Laura, Lucilla, Debora; descrivono Pavia e i giovani pavesi, storditi dal ritmo della house music e dei loro ormoni. Una storia scritta molto bene e costruita in maniera interessante. Bravo Civitarese!



Se fosse cibo:
Uno spritz: un cocktail apparentemente leggero, ma che può tradire.

Racchiuso in una frase:
Cartacce, scontrini, polvere, preservativi cotti e moscerini fulminati si erano ammassati sul pavimento come gli strati della crosta terrestre. Una misura del carbonio-14, quella che i paleontologi fanno per i fossili, avrebbe potuto datare gli oggetti e individuarne lo stato di decomposizione. Sul fondo, al tepore irradiato dal nucleo del globo (il metro quadro caldo sopra il tubo della caldaia), Pietro. Un ronzio cominciò a vibrargli tra le costole come il telefono di Jurassic Park. Pietro raccolse le gambe, puntò le braccia, attraversò gli strati di spazzatura ed emerse. (p. 265)


Edizione Utilizzata:
Rocco CIVITARESE, Giaguari invisibili, Feltrinelli, Milano 2018

Dove trovare il libro:
E’ facilmente reperibile in tutte le librerie, nei maggiori e-commerce italiani (ibs.itlafeltrinelli.it) e nelle bancarelle online dell’usato (www.comprovendolibri.itwww.abebooks.it)

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