Oramai malvisto dall’intera piazza di Orta Nova, Alfredo Ballatore, il consigliere di maggioranza al centro dello “scandalo Tarsu” che da un anno e mezzo anima il dibattito all’interno del comune capofila dei Cinque Reali Siti, non ci sta e ci tiene a precisare alcuni aspetti che lo riguardano da vicino, all’indomani della richiesta di un parere consultivo, inviata alla Corte dei Conti dalla Commissione consigliare Affari Generali. Al centro della discussione politica ancora le pratiche di riscossione dei tributi relative alle imposte sui rifiuti degli anni 2011 e 2012. Sulla vicenda, lo stesso titolare delle poste private che presumibilmente non avrebbe versato nelle casse del comune i bollettini pagati dai contribuenti, dice la sua in merito alla vicenda.
“Le ultime comunicazioni inviate ai presunti inadempienti – spiega Ballatore – sono state recapitate soltanto a coloro che hanno pagato il bollettino presso il mio Ufficio di Poste private, generando così ulteriore agitazione su di una vicenda al vaglio degli organi della Magistratura. Per quanto riguarda gli ulteriori casi di presunta evasione fiscale, non riconducibili al mio caso giudiziario, nessun sollecito è stato inoltrato, nonostante l’ammontare degli ammanchi sia molto superiore”. Secondo i dati che lo stesso consigliere fornisce, ci sarebbero circa €600.000 da recuperare per quanto riguarda la Tarsu 2012, e ulteriori €400.000 per l’anno precedente. Da quanto ha accertato Poste Italiane in un’informativa trasmessa al Comune, i bollettini pagati nell’agenzia privata e per i quali non sono pervenuti i pagamenti, invece ammonterebbero a circa € 42.000 per l’anno 2012. Per il recupero di questa somma, il Comune ha inviato circa 300 notifiche prima di attivare una riscossione coattiva che, nell’eventualità in cui dovesse partire, sarebbe gestita da una società convenzionata.
“Più volte è successo – racconta Ballatore – che alcuni clienti della mia agenzia, per chiedere delucidazioni sulla vicenda e per tutelare le loro posizioni, si siano recati presso l’Ufficio Tributi dove gli sarebbe stato detto che spettava a me risolvere il loro problema. Non credo che sia questo il comportamento più adeguato, anche se rispetto l’operato dei capi settore e dei dirigenti amministrativi. Io non voglio interferire su queste decisioni che malauguratamente mi riguardano da vicino, ma ritengo che siano stati usati due pesi e due misure differenti in riferimento al resto degli ammanchi, per i quali non sono previste procedure di recupero e non vengono più inviate notifiche. Tutto ciò continua ad alimentare l’odio della gente nei miei confronti e ad influire sulla mia vita privata. Per questo motivo, sporgerò una denuncia contro gli Uffici competenti, chiedendo chiarezza su come si intende operare”. Nel frattempo Ballatore ha trasferito la sede della sua attività e, dopo aver terminato i lavori, da qualche settimana ha riaperto i battenti ad Orta Nova.
“Mi sento con la coscienza a posto – dice – altrimenti sarei scappato. Adesso voglio solo lavorare con la mia cerchia di clienti, anche se la vicenda inevitabilmente mi ha danneggiato a livello professionale. Confido nel fatto che tutto possa concludersi al più presto”.

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