Non è abituata di certo alle luci dei riflettori e ai grandi palcoscenici, ma la storia di Tina Concetta Ferrante è senza dubbio degna di essere raccontata. “Non faccio musica, semplicemente mi diverto” ama ripetere mentre descrive la sua più grande passione. Da molti anni, infatti, Tina si cimenta con la riproposizione parodistica di alcune canzoni famose che lei stessa reinterpreta in dialetto ortese, manfredoniano e anche foggiano. Nei suoi componimenti, i dialetti vengono rispolverati anche per alcuni irriverenti doppiaggi dei personaggi dei cartoni animati più amati dai bambini. Le sue creazioni musicali, interamente autoprodotte e automixate, vengono caricate sui suoi canali You Tube e raggiungono, tramite le condivisioni di alcune pagine locali, anche i concittadini attualmente residenti fuori dai confini nazionali.
Un fenomeno “social”, una circolazione quasi virale dei suoi tormentoni. “Cum è bell Ort” (Quanto è bella Orta Nova) sulle note di “Jingle Bells Rock” di Bobby Helms; “Cammnann ind a Ort” (Camminando per Orta Nova) sulla base di “Something Stupid” di Frank Sinatra, sono solo alcuni esempi dei lavori più conosciuti di Tina, che ci racconta come il suo sogno, fatto di cover e tradizioni, sia partito da molto lontano. “Sin da piccola amavo cantare – ci spiega – ma purtroppo la mia famiglia non ha mai voluto incoraggiare la mia passione. Ricordo che volevo partecipare a tutti i costi allo Zecchino D’Oro, ma mia madre mi ha sempre detto che dovevo dedicarmi esclusivamente alle faccende domestiche. A vent’anni feci il mio primo provino per Radio Orta Nova e, nonostante il mio pessimismo fui presa. Così per dieci bellissimi anni ho avuto modo di divertirmi e soprattutto di evadere attraverso la musica”. Dal novembre del 1985 partì il primo programma in radio della nuova speaker ortese, dal titolo “Colorato ampio mondo musicale”, interamente incentrato sull’intrattenimento e sulle parodie dei cantanti affermati. Negli anni successivi, sono state tante le esperienze musicali ad Orta Nova e nei paesi limitrofi, con qualche saltuaria partecipazione ai programmi di Radio Club Azzurra, e soprattutto con le esibizioni di piazza organizzate nell’ambito delle varie edizioni dell’Antenna D’oro e delle rassegne folk di Radio Orta Nova, durante le quali Tina si esibiva a stretto contatto con gli ospiti di caratura nazionale, invitati dagli organizzatori.
Nel 1987 la cantante ortese si reca a Canosa per la kermesse del “Meeting ’87”, dove si classifica al sesto posto, riportando a casa un inaspettato trofeo che conserva nella camera dove tuttora registra le sue cover in dialetto. Dopo aver animato i matrimoni e i festeggiamenti di generazioni e generazioni di ortesi, l’ultima esibizione pubblica ci fu nel 2002, durante uno degli ultimi appuntamenti di piazza organizzati dalla radio, nella città capofila dei Cinque Reali Siti. Da allora, con una scheda audio avuta in prestito, un microfono a condensatore e un semplice pc, dà vita alle sue canzoni in dialetto interamente home made.
“Purtroppo i miei compaesani – ci spiega Tina – non hanno mai apprezzato i miei lavori e il mio attaccamento alle radici storiche e culturali del territorio. Sono molti invece gli emigrati ortesi che ascoltando i miei pezzi hanno rivissuto i ricordi di infanzia e mi hanno ringraziato tramite i social network. Ho avuto tanti momenti di sconforto ma non abbandonerò mai questa mia passione, perché quando canto mi sento un’altra persona”. E ad ascoltare la sua voce non si direbbe che Tina abbia da poco superato la soglia dei cinquantanni. Lei stessa ci dice che solo adesso ha imparato ad apprezzare il suo timbro e la sua vocalità, adesso che il suo fantastico “mondo colorato” sta inevitabilmente lasciando qualche colore per strada. “Da alcuni anni – conclude Tina – vivo da sola in casa, dopo la morte mia madre, e attualmente non ho un lavoro. Non mi resta che strappare un sorriso a chi, come me, crede ancora nella magia della musica”.
Di seguito alcuni link degli ultimi lavori di Tina Ferrante: