A circa un mese dalla ricorrenza, l’associazione Onlus “Mario Frasca” ha rivolto i propri interrogativi all’amministrazione comunale di Orta Nova in vista dell’anniversario della morte del caporal maggiore capo Mario Frasca, scomparso ad Herat, in Afghanistan, nel 2011, durante una missione militare. Il giovane soldato ortese, da circa 3 anni, viene ricordato con una solenne celebrazione nel giorno del 23 settembre, data nefasta in cui lo stesso perse la vita durante delle operazioni militari. Per quest’anno però, l’associazione che nel comune dei Cinque Reali Siti cura la memoria del caduto, non ha ancora avuto rassicurazioni a riguardo della cerimonia e dunque ha deciso di rivolgere un appello preventivo al sindaco di Orta Nova, Gerardo Tarantino.

“Negli ultimi tre anni – spiega il segretario della Onlus, nonché fratello del soldato ortese – è stata organizzata una Santa Messa in ricordo di Mario, con la deposizione di una corona d’alloro nei pressi della sua lapide. La cerimonia ha coinvolto tutta la comunità cittadina, con i ragazzi delle scolaresche e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale. Si è trattato di momenti di orgoglio per tutta la cittadinanza unitasi attorno ad un concittadino che ha sacrificato la propria vita per la patria ma, nonostante ciò, per quest’anno pare non ci sia niente in programma. In qualità di segretario dell’associazione ‘Mario Frasca’ chiedo al sindaco quali siano le ragione per poter assumere un tale atteggiamento nei confronti di un militare ma soprattutto di un concittadino caduto”. 

Al di là di quest’ultimo scambio di pareri, già da alcuni mesi l’associazione, in diverse occasioni, ha avuto modo di confrontarsi in maniera accesa con l’attuale governo di città, nel merito di alcune scelte politiche che avevano oltraggiato la memoria del soldato ortese. In ultimo, la decisione di costruire dei palazzi di edilizia residenziale proprio nel piazzale intitolato a “Mario Frasca” (ex Piazzale Gronchi). Da questo passaggio, il dialogo tra le due compagini ha subito una battuta d’arresto anche perché l’associazione ha più volte espresso il proprio dissenso anche pubblicamente. Così, per quest’anno, sembra essere diventata più impervia la strada verso l’organizzazione di una cerimonia commemorativa, simile a quella tenutasi negli scorsi anni. “La data coincide con la festività di San Pio”. Sembra essere questa la giustificazione che sarebbe stata addotta dall’amministrazione comunale di Orta Nova per liquidare le pretese dell’associazione.

Noi non vogliamo togliere nulla alla festività del Santo – conclude il segretario – ma nel nostro paese tutti i giorni si celebra una solennità religiosa segnata sul calendario. Noi chiediamo soltanto una messa in ricordo di un nostro fratello, organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione, così come è stato fatto negli scorsi anni. Speriamo di ottenere dei segnali distensivi da parte dell’amministrazione comunale, da qui alla data del 23 settembre”. 

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