Durante l’ultimo consiglio comunale di Orta Nova è stato discusso anche l’affidamento in concessione delle pratiche per la riscossione coattiva dei tributi, alla luce di una situazione sempre più preoccupante nel comune dei Reali Siti, dove un terzo dei tributi è oggetto di evasione fiscale.
Allo stesso tempo è ancora in piedi l’annosa querelle sui bollettini Tarsu 2011-2012 pagati presso l’agenzia di poste private del consigliere di maggioranza Ballatore, per cifre che non sono ancora rientrate nei capitoli di bilancio del comune. Mancano diverse entrate e allora l’Amministrazione si sta cautelando cercando un’agenzia che provveda al posto suo alla riscossione coattiva, mentre resterà nelle funzioni degli uffici comunali la riscossione ordinaria.
“Una volta approvato il regolamento per l’affidamento della riscossione coattiva – ha affermato l’assessore ai tributi, Nicola Maffione – si provvederà all’apertura di un bando pubblico a cui parteciperanno tutti i soggetti abilitati e regolarmente iscritti all’albo del Ministero delle Finanze. Questo può alimentare timori, sulla scorta delle esperienze passate avute ad esempio con la Gema. In virtù delle situazioni verificatesi in passato, abbiamo richiesto agli uffici di formulare il bando con delle cautele particolari. Nello specifico, ho chiesto al capo settore, delle garanzie verso l’affidabilità e la solidità dei soggetti che potranno partecipare al bando, perché questa è un’eredità che lasceremo alle future amministrazioni. Ma si tratta di una questione importante da risolvere perché con i tributi locali si finanziano le spese correnti e le spese correnti sono tutto ciò che non sono spese di investimento. Senza queste non ci resta che abbassare le finestre del comune”.
Secondo le ultime stime effettuate dagli uffici comunali si è potuto evincere che, ad Orta Nova, la riscossione coattiva riesca ad intercettare soltanto il 5% del monte tributi da far rientrare. Come è facile comprendere, il coattivo potrebbe servire anche a rendere più solida la riscossione ordinaria delle tasse comunali. Ma l’opposizione ha subito avuto modo di presentare alcune criticità in merito a questa proposta, soprattutto perché non è stata ancora scongiurata la possibilità che i cittadini finiti nella spirale del “caso Tarsu” dopo aver pagato i loro bollettini, possano essere costretti a riversare quelle somme. E’ di pochi giorni fa, infatti, l’avvio della procedura per recuperare i crediti che risalgono all’anno 2011.
“Sempre all’interno delle specifiche del bando – continua Maffione – ho chiesto che le somme ottenute dalla società vincitrice siano versate direttamente sui conti del Comune di Orta Nova e non su quelli della società stessa come avveniva, per convenzione, con Gema”.
Il consigliere comunale Antonio Vece ha spostato ancora l’attenzione sulla necessità di dover tenere atto della risposta della Corte dei Conti, a cui si chiedeva di sospendere la riscossione tributi in attesa che la Magistratura accertasse la posizione del consigliere Ballatore.
“Personalmente sono favorevole all’esternalizzazione della riscossione coattiva dei tributi – ha affermato Vece – ma credo sia di buon senso interrompere gli accertamenti a danno di coloro i quali affermano di aver pagato le tasse presso la nota agenzia di poste private”.
“Questo argomento non può essere trattato in maniera distinta dal tema della riscossione coattiva dei tributi” – ha chiosato anche il consigliere Lorenzo Annese. Secondo quanto esposto dal dirigente Teta presente in consiglio comunale, il coattivo da esternalizzare riguarderà le ingiunzioni dei tributi non riscossi già da 5 anni. Per quanto riguarda queste voci, precedenti al 2011, la somma evase si attesterebbero intorno ai 300.000 euro. Un coattivo di vecchia formazione, accumulatosi fino all’ultima amministrazione Moscarella, all’interno del quale non sono contemplate le somme che riguardano il caso Tarsu 2011-2012. Ma nel conteggio globale, enunciato per grandi linee, si è potuto evincere che accorpando la massa crediti fini al 2012, la cifra evasa salirebbe a circa 1 milione di euro.
“Abbiamo la necessità di distinguere chiaramente la quota evasa ascrivibile a chi non ha problemi economici – ha sottolineato Pasquale Ruscitto – e le tasse non pagate da coloro che effettivamente non possono sborsare quelle somme”.
Dopo l’approvazione del punto è stata molto critica la consigliera del Pd ed ex sindaca, Iaia Calvio. “I cittadini ortesi – scrive in una nota – dovranno sborsare altri soldi per affidare a una società esterna il servizio di riscossione coattiva dei tributi non pagati. Come se già non bastasse l’affaire GEMA, arrivata a Orta Nova grazie a un affidamento diretto senza gara dato dall’amministrazione Moscarella (vice sindaco Tarantino), ora Tarantino (diventato sindaco) segue le orme del maestro, bellamente ignorando le ragioni dei cittadini e specialmente di quelli truffati”.